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    Caso Sea Watch: perché la nave è stata sequestrata

    Credit: FEDERICO SCOPPA / AFP
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 20 Mag. 2019 alle 16:33 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:37

    Caso Sea Watch sequestro | Perché la nave è stata sequestrata

    Caso Sea Watch sequestro – La nave Sea Watch 3 è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Agrigento dopo essere entrata in acque italiane nonostante la diffida emanata dal vicepremier leghista Matteo Salvini [qui tutti gli ultimi aggiornamenti sul caso Sea Watch].

    Nel tardo pomeriggio di domenica 19 maggio, poche ore prima dello sbarco a Lampedusa, agenti della Guardia di Finanza sono saliti a bordo della nave e ne hanno formalizzato il sequestro, che è stato convalidato il giorno seguente dalla Procura agrigentina, in particolare dalla pm Cecilia Baravelli.

    Il comandante della Sea Watch, Arturo Centore, inoltre, è stato iscritto al registro degli indagati per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

    Perché la Sea Watch è stata sequestrata?

    Innanzitutto, va detto che il sequestro è una misura cautelare, cioè un provvedimento adottato dall’autorità giudiziaria per non compromettere la corretta prosecuzione di indagini in corso.

    In questo caso le indagini della Procura di Agrigento vertono sul fatto che la nave potrebbe aver commesso il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, violando l’articolo 12 del Testo Unico sull’Immigrazione.

    Il 15 maggio la Sea Watch ha soccorso 65 migranti in difficoltà in acque libiche. Ogni volta che una nave soccorre persone in difficoltà in mare è obbligata a dirigersi verso il “porto sicuro più vicino”.

    Siccome la comunità internazionale ritiene che i porti della Libia non siano “porti sicuri”, la nave della Ong ha fatto rotta verso l’Italia. Appena entrata in acque italiane, l’imbarcazione è stata affiancata da una motovedetta della Guardia di Finanza, che, come detto, ha proceduto al sequestro.

    La Sea Watch è stata poi condotta a Lampedusa, dove i migranti a bordo sono stati fatti sbarcare. Questa decisione ha scatenato l’ira di Salvini, che ha rivolto un duro attacco nei confronti del procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio.

    Sea Watch sequestro | Salvini contro Patronaggio

     

    Salvini ha avuto notizia dello sbarco dei migranti mentre si trovava ospite del programma tv Non è l’Arena, su La7. Il vicepremier leghista ha rivolto subito un duro attacco al procuratore Patronaggio.

    “Questo procuratore mi ha indagato per sequestro di persona”, ha detto Salvini con riferimento al caso Diciotti. “Prendo atto delle sue parole e approfondiremo la possibilità di denunciarlo per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Se vuole fare il ministro dell’Interno si candidi alle elezioni”.

    “Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge”, ha detto anche il vicepremier.

    Sea Watch sequestro | La nota della Procura di Agrigento

    La Procura di Agrigento in precedenza aveva diffuso una nota in cui aveva spiegato la decisione di sequestrare la Sea Watch.

    La Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro probatorio della nave della ong Sea Wacth 3 “per violazione dell’art. 12 Testo Unico dell’Immigrazione, ponendo il mezzo navale a disposizione della Procura che ne ha disposto, previo sbarco dei migranti, il trasferimento sotto scorta nel porto di Licata”, si legge nel comunicato.

    I “migranti, posti in salvo, saranno affidati a personale della Questura di Agrigento per l’identificazione e per i necessari atti di polizia giudiziaria”, scrive la Procura agrigentina. “Le indagini proseguiranno sia per l’individuazione degli eventuali trafficanti di esseri umani coinvolti, sia per la valutazione della condotta della Ong”.

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