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    Caso Orlandi, spunta l’audio shock: l’ex socio di De Pedis fa nomi e cognomi

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 5 Dic. 2022 alle 13:40 Aggiornato il 5 Dic. 2022 alle 13:50

    Caso Orlandi, spunta l’audio shock: l’ex socio di De Pedis fa nomi e cognomi

    Dopo quarant’anni, le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi potrebbero essere riaperte. Stando a quanto riporta Il Giornale, esisterebbe infatti un audio, di cui già si conosceva l’esistenza, di un ex socio di uno dei capi storici della Banda della Magliana Enrico De Pedis. Una registrazione effettuata di nascosto da Alessandro Ambrosini, il fondatore del blog d’inchiesta Notte Criminale. Un audio di due minuti che risale al 2009, in cui il vecchio sodale di De Pedis, rimasto anonimo, offre dettagli inediti sulla scomparsa della cittadina vaticana.

    L’uomo, riferendosi alle dichiarazioni di Sabrina Minardi, ex compagna di Renatino, che dal 2008 aveva iniziato a parlare con i magistrati romani in relazione al caso Orlandi, si sente in dovere di fare alcune precisazioni.

    L’audio rubato sarà pubblicato nei prossimi giorni da Ambrosini sul suo blog, ma Il Giornale avrebbe avuto modo di ascoltarlo in anteprima. L’ex socio di De Pedis, inconsapevole di essere registrato, si sarebbe lasciato andare senza freni e, relativamente alla scomparsa di Emanuela Orlandi, avrebbe puntato il dito verso una persona in particolare, facendone nome e cognome. L’autore della registrazione, Alessandro Ambrosini, si è detto disposto a rivelare l’identità della fonte qualora fosse l’autorità giudiziaria a chiederglielo.

    Sul perché solo a distanza di 14 anni abbia deciso di rendere pubblica questa registrazione, Ambrosini ha promesso di fare chiarezza in un video che verrà pubblicato insieme all’audio sul blog Notte criminale. Non resta che attendere, curiosi di scoprire quali sono le accuse pesantissime rivolte verso chissà chi. Il Giornale ha messo le mani avanti, dicendo che la fonte e quanto raccontato è, naturalmente, da verificare. Ma basterebbero due minuti per generare nuovamente un terremoto all’interno del Vaticano.

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