Caso Cucchi, la sorella Ilaria commenta la sentenza
Subito dopo la sentenza di primo grado del processo Cucchi-bis (con i due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro condannati a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale) è arrivato un commento di Ilaria Cucchi.
“Stefano è stato ucciso, questo lo sapevamo e lo ripetiamo da dieci anni. Forse ora potrà risposare in pace”, ha affermato la sorella di Stefano Cucchi in aula alla lettura della sentenza.
Se siamo arrivati qua “è grazie a tutti coloro che ci hanno creduto”. “Voglio ringraziare tutti gli uomini e donne in divisa perbene”. “Ci sono voluti dieci anni, ma tutto il nostro sacrificio è servito. Siamo arrivati fin qui e ho mantenuto la promessa fatta a Stefano l’ultima volta che l’ho visto. Andremo fino in fondo”.
“Un po’ di sollievo dopo dieci anni di dolore e di processi non veri”, ha affermato invece Rita Calore, madre di Stefano, dopo la sentenza di condanna abbracciando il marito. “Lunghissimi anni di bugie e processi sbagliati”. “Finalmente la verità è venuta fuori grazie al dottor Musarò e al dottor Pignatone, finalmente Stefano inizia a riposare in pace”, ha detto la donna ai giornalisti.
Dopo la lettura della sentenza, inoltre, visibilmente commosso, un carabiniere ha fatto il baciamano a Ilaria Cucchi. “L’ho fatto perché finalmente dopo tutti questi anni è stata fatta giustizia”, ha detto il militare mentre accompagnava i genitori di Stefano Cucchi, anche loro commossi, fuori dall’aula di Rebibbia dove si è celebrato il processo.
Stefano Cucchi, geometra 31enne romano, fu trovato morto in una stanza del reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini il 22 ottobre 2009, sei giorni dopo il suo arresto.
La procura aveva chiesto 18 anni di carcere per omicidio preterintenzionale nei confronti di Di Bernardo e D’Alessandro, i due carabinieri accusati dal loro collega Francesco Tedesco del pestaggio di Stefano Cucchi.
Qui le reazioni dell’avvocato Fabio Anselmo, del carabiniere Casamassima e degli avvocati dei condannati: