Per l’occupazione abusiva del palazzo di via Napoleone III a Roma, nel quartiere Esquilino, la Procura della Capitale ha chiesto 11 condanne a due anni di reclusione per gli imputati, militanti di Casapound, tra i quali figurano anche Gianluca Iannone, Simone e Davide Di Stefano.
Il pm Eugenio Albamonte contesta il reato di occupazione abusiva di stabile aggravata. Avrebbero – secondo l’accusa – preso possesso dell’edificio nel 2003, trasformandolo nel quartier generale del movimento politico di estrema destra. Quattro anni fa l’immobile era stato inserito nell’elenco degli sgomberi urgenti, lo stesso nuovamente nell’aprile 2022, nella lista stilata dall’allora prefetto di Roma dal prefetto Matteo Piantedosi.
“Si tratta di un’occupazione di un immobile di proprietà del Demanio – ha detto nel corso della requisitoria il pm Albamonte che ha chiesto la condanna di tutti gli imputati e una multa di 1500 euro ciascuno – e assegnato al ministero dell’Istruzione e Ricerca che va avanti dal 2003 e che ha il suo fulcro in un movimento politico. Un’occupazione che non ha le caratteristiche delle finalità abitative e che ha causato fino al 2019 un danno significativo all’Erario, stimato dalla Corte dei Conti in oltre 4,5 milioni di euro, oggetto anche di un provvedimento sequestro preventivo non eseguito per ragione di ordine pubblico”. La sentenza di primo grado sulla vicenda è attesa a maggio.