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    “Tr**a, ti stupro”: le minacce di Casapound contro i rom di Casal Bruciato

    Le proteste in via Sebastiano Satta, a Casal Bruciato
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 8 Mag. 2019 alle 12:05 Aggiornato il 9 Mag. 2019 alle 00:39

    Casal Bruciato Rom minaccia stupro | “Troia, ti stupro”. Questa la minaccia di un militante di Casapound contro una famiglia di rom assegnataria di una casa popolare a Casal Bruciato, periferia est di Roma.

    Il grido è rivolto a Senada, la mamma della famiglia composta dal padre Imer e da 12 figli. Si capisce dalle parole usate che la violenza e l’intolleranza stanno facendo da padrone nella periferia est della Capitale: le proteste vanno avanti da lunedì 6 maggio (qui il racconto dello scoppio delle proteste).

    È stato un crescendo di tensione, da lunedì scorso, quando alle 10 di mattina la famiglia ha preso possesso della casa, regolarmente assegnata attraverso una graduatoria, e ad attenderla c’erano già 50 persone pronte agli insulti.

    La famiglia è costretta a rientrare in casa protetta da un cordone di polizia coi vigili a portare loro viveri. Hanno paura e, come raccontato a TPI, non mandano i figli a scuola perché “con queste persone in giro è pericoloso” (qui l’intervista al padre della famiglia rom).

    Casal Bruciato Roma

    Nella giornata del 7 maggio un gruppo di Casapound ha aizzato i cittadini sin dalle prime ore del mattino (qui il racconto della giornata del 7 maggio a Casal Bruciato).

    Sono volate, in strada, parole forti: “Merde, andate via. Tanto dovete uscì…”. E poi, in serata, quel vergognoso insulto: “Troia, ti stupro”.

    Si sono create nel quartiere due fazioni opposte: i militanti di Casapound insieme ai cittadini che vogliono mandare via la famiglia di origini bosniache e il movimento di sinistra Asia per il diritto alla casa, dalla parte dei cittadini che sono pronti ad integrare i nomadi provenienti dal campo La Barbuta nel quartiere.

    Nel pomeriggio di mercoledì 8 maggio è prevista una manifestazione indetta da Casapound contro i rom.

     

    *da Casal Bruciato Stefano Fasano per TPI

    La protesta precedente nella periferia di Roma, contro la minoranza Rom, è quella di Aprile 2019 avvenuta a Torre Maura. Qui alcuni link:

    > “Fate leva sulla rabbia del quartiere”, Simone zittisce CasaPound e difende i rom 

    > Proteste di Torre Maura, il papà di Simone: “Fiero di lui, ma adesso non diventi la voce della sinistra”

    > La scrittrice Elena Stancanelli su Simone, il 15enne di Torre Maura: “Coraggioso, ma non sa parlare in italiano”

     

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