Nello stesso carcere di Torino in cui appena due settimane fa un 36enne di origini gambiane si era tolto la vita, il Lorusso e Cutugno, un nuovo caso di suicidio: questa mattina un 56enne originario di Carmagnola ha legato un lenzuolo alle inferriate e si è impiccato. Ha lasciato un biglietto per suo figlio quindicenne in cui spiega le motivazioni del gesto. Il condannato si trovava in carcere per stalking alla sua compagna. Nella struttura è il quarto suicidio dall’inizio dell’anno. Monica Cristina Gallo, garante dei detenuti della città, prova a lanciare l’allarme, così come i sindacati di polizia penitenziaria. Il carcere è sovraffollato, è c’è carenza di personale.
Nello stesso padiglione in cui oggi il 56enne si è tolto la vita, a fine luglio un 38enne cittadino pachistano, Nuammad Khan, aveva compiuto lo stesso gesto. Alessandro Gaffoglio, 24 anni, di origini brasiliane ma con passaporto italiano, si è ucciso a Ferragosto nella cella dove si trovava da solo. L’ultimo è Tecca Gambe, il 36enne gambiano, arrestato per un furto di auricolari in un negozio di articoli elettronici. Era stato accusato anche di resistenza, ma con ogni probabilità sarebbe tornato in libertà dopo poche ore.