Cani Violenti, un podcast di Piano P, per raccontare la violenza, provando a mettersi nel bel mezzo di risse, senza mitizzare e senza trarre facile conclusioni. La ferocia non è solo un affare delle nuove generazioni. Ovviamente le risse immortalate su dirette social hanno impressionato tutti, soprattutto in piena emergenza sanitaria. Più però leggevo quelle notizie e più mi veniva voglia di pescare qualcosa che avevo lasciato alle spalle, che avevo visto e vissuto da vicino. Avevo però bisogno di una nuova chiave di lettura. Risse acchiappa like voleva dire tutto e nulla. Ho deciso di partire da Piacenza, per poi finire in provincia di Caserta. Il fight club italiano è leggenda metropolitana, perché non c’è bisogno di cercare caricature, nella realtà violenze organizzate ci sono sempre state e non sono mai state scene da film. Mandibole rotte, commozioni cerebrali, tendini saltati, costole andate, sangue da asciugare in corsa mentre arriva una volante. “Cani Violenti” racconta tutto questo.
Chi oranizava risse sui social nel 2018 era un giovanissimo che è dovuto scappare, per cambiare vita, per le inchieste sul suo conto e perché per lui era diventato davvero troppo. Milan l’ho incontrato in Bosnia, mentre raccontavo la violenza dei migranti al confine croato. Un’alternanza di botte: quelle del confine europeo e quelle di Milan nelle risse organizzate. Dopo Milan è stato il turno di Husam, lui è rimasto a Piacenza, ma già con un piede in Egitto. perché anche lui vuole andare via. Vivo i luoghi, i volti, i metodi ed i codici di quelle che loro ribattezzarono come “Risse al coin”. Più ascoltavo i protagonisti di un fight club provinciale e più pensavo che sì, un salto nel mio passato dovevo farlo. Gli incontri clandestini che la camorra organizzava erano parte di una memoria perduta. Ma tutto iniziò molto prima. C’è un’origine e nelle quattro puntate di “Cani Violenti” viviamo con gli antenati di questi animali feroci, fino a riascoltare quelli di oggi, in un viaggio intimo, senza il quale sarebbe stato impossibile raccontare lo spazio che cercavano, quello per la propria ferocia. Incontri clandestini, ma non solo. Pestaggi per conto di boss locali a sindacalisti intransigenti, garage divenuti teatri di battaglie senza regole con i soldi della malavita, fino alla resa dei conti. Di “Cani Violenti” è già disponibile la prima puntata. Ogni venerdì esce una nuova. Di seguito le piattaforme dove poter ascoltare il podcast di Lorenzo Giroffi, prodotto e adattato da Carlo Annese per Piano P con Giulia Pacchiarini, le musiche originali sono di Giuseppe Giroffi. L’illustrazione grafica è di Paolo Amitrano.
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