A soli 13 anni una ragazzina a Campobasso, in Molise, è stata trovata positiva ai test sulla cocaina.
I genitori della giovane da tempo sospettavano che qualcosa non andasse nella figlia, che mostrava comportamenti che i familiari non riuscivano a spiegarsi.
I risultati delle analisi a cui hanno sottoposto la figlia non erano certo quelli che la famiglia si aspettava: si è infatti scoperto che la 13enne faceva uso di cocaina nonostante la giovanissima età.
A dare la notizia sono stati gli stessi inquirenti coinvolti nelle indagini. A margine di una conferenza il dirigente della Squadra mobile di Campobasso, Raffaele Iasi, ha anche ribadito l’impegno di tutte le forze dell’ordine nel controllare il territorio ed evitare che altri ragazzi inizino a drogarsi.
“Bisogna agire tutti insieme, scuola e famiglia in primis, per cercare di arginare un fenomeno devastante e che provoca morte”, ribadiscono le forze dell’ordine.
Il caso di Campobasso purtroppo non è isolato: di giovani che iniziano a fare uso di stupefacenti già dai 12-13 anni si sente parlare sempre più spesso, evidenziando così un problema che è giunto il tempo di affrontare.
La droga in Italia – L’ultimo “Libro bianco sulle droghe” ha evidenziato come in soli due anni il consumo di stupefacenti tra gli adulti sia raddoppiato, ma il dato più preoccupante è quello che riguarda i minorenni: il consumo in tenera età è addirittura quadruplicato.
Analizzando invece la classifica europea relativa il consumo di droghe si nota come l’Italia sia al secondo posto. Il fenomeno, come detto, riguarda principalmente i minorenni, che nella maggior parte dei casi iniziano ad assumere stupefacenti all’età di soli 12 anni.