Caldo, addetto delle pulizie muore in un magazzino: aveva una temperatura corporea di 43 gradi
Il caldo torrido degli ultimi giorni potrebbe essere costato la vita a un lavoratore di 61 anni. L’uomo, un addetto delle pulizie, è morto due giorni fa in un magazzino di Firenze in cui ci sarebbero state temperature elevate a causa del caldo estremo. Quando è stato portato in ospedale, i medici hanno rilevato una temperatura corporea di 43 gradi.
La Asl Toscana Centro e la procura di Firenze hanno avviato gli accertamenti per stabilire le cause della morte. L’uomo si è sentito male nel primo pomeriggio di mercoledì 12 luglio, mentre con un collega lavorava nel magazzino di un consorzio agricolo. Dallo scorso ottobre lavorava per una ditta di pulizie con un contratto a tempo determinato.
Il 61enne, che sembra si fosse sentito poco bene già il giorno precedente, aveva iniziato il turno alle 15: un quarto d’ora dopo è svenuto. Un suo collega lo ha trovato a terra in uno spazio tra il magazzino e il piano terra e ha chiamato subito i soccorsi. È stato quindi portato all’ospedale di Careggi, dove i medici gli hanno riscontrato una ipertermia. Al decesso avrebbero poi contribuito una serie di aggravamenti. Le indagini medico legali dovranno ora stabilire l’eventuale relazione tra patologie già patite dal 61enne e il peggioramento dovuto al caldo torrido. Per quasi tutta la settimana, la città è stata sotto allerta per il caldo, con picchi di 39 gradi di temperatura percepita.
Nei prossimi giorni la temperatura massima percepita a Firenze sarà di 38 gradi per il sabato e 39 gradi per la domenica.
Negli giorni scorsi Fillea Cgil Firenze aveva lanciato un allarme riguardo gli operai nei cantieri perché erano state “disattese le precauzioni contro i colpi di calore in cantieri e opifici”, appellandosi alla “Asl e agli ispettori del lavoro” per vigilare sulla questione.