Calcio femminile, i messaggi shock dell’allenatore della Novese: “Sei grassa come maiale”
“Sei grassa come un maiale”: sono tutte di questo tenore le frasi che, secondo l’accusa, l’ex allenatore della squadra di calcio femminile della Novese, Giuseppe Maurizio Fossati, rivolgeva alle sue calciatrici. Insulti omofobi, bodyshaming e un’aggressività che veniva fuori non soltanto negli allenamenti, ma anche nelle partite ufficiali. Al punto da convincere sette giocatrici a raccontare tutto davanti alla procura federale della Federcalcio, che ha avviato un’indagine e ha deferito il mister alla commissione disciplinare: Fossati, adesso, rischia una squalifica per cinque anni o addirittura la radiazione.
Secondo le denunce delle atlete, l’allenatore in un’occasione ha anche tentato delle avances nei confronti di una giocatrice, durante un viaggio premio in Puglia per la promozione in B, nell’estate del 2019. Il rifiuto dell’attaccante della Novese – si legge nei documenti – aveva scatenato un “comportamento morboso”. Tra i testimoni davanti alla procura sportiva anche il padre di una delle giocatrici che ha portato come prova la registrazione di una telefonata in cui l’allenatore avrebbe chiesto soldi per concedere lo svincolo della calciatrice.
Tuttavia Fossati, che ha lasciato il ruolo di allenatore della Novese a dicembre scorso, respinge al mittente ogni accusa: “Sono 12 anni che alleno calcio femminile, da 47 anni sono nel calcio, questa mi mancava”, ha dichiarato. Il suo avvocato, Matteo Sperduti, davanti alla procura sportiva ha detto invece che “nessuna delle contestazioni fatte” al suo cliente ” ha rilevanza penale, altrimenti saremmo a discuterne davanti a un tribunale e non di fronte alla giustizia sportiva. Contestiamo tutte le accuse che ci vengono mosse e dimostreremo la realtà dei fatti”.
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