Una donna di 31 anni è morta cadendo da un dirupo davanti agli occhi del suo compagno sull’Alpe di Succiso, nell’Appennino reggiano. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di sabato 10 agosto.
La vittima si chiamava Valentina Fino, era originaria di Bologna e lavorava come infermiera per la fondazione Ant, che cura a domicilio i malati di tumore.
La 31enne e il compagno, originario di Carpi, in provincia di Modena, erano entrambi escursionisti esperti. Stavano percorrendo il sentiero Barbarossa, sulla parete ovest della montagna, un percorso impervio e pericoloso, come indicato anche da un cartello del Cai (Club Alpino Italiano).
Improvvisamente la donna è scivolata e precipitata per circa 100 metri in un canalone impervio. Il compagno ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Emilia-Romagna, l’elisoccorso, i Vigili del fuoco e i Carabinieri di Ramiseto.
I soccorritori si sono calati col verricello nel canalone, ma una volta raggiunta Fino, non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso.
La Fondazione Ant ha pubblicato sui social un messaggio di cordoglio per la morte della donna: “La notizia dell’improvvisa scomparsa di Valentina, nostra giovanissima infermiera dell’èquipe di Bologna, ci lascia sgomenti. Tutta Fondazione Ant e la nostra Presidente Raffaella Pannuti si stringono ai familiari in questo momento di dolore”, si legge nel post, condiviso anche l’Ordine degli Infermieri di Bologna.
Due ore prima di precipitare dal dirupo e morire, la 31enne aveva pubblicato sui social un video dell’escursione che stava facendo. Quella che doveva essere una spensierata gita fuori porta si è trasformata poco dopo in una tragedia.
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