Il professor Roberto Burioni, virologo dell’Università San Raffaele di Milano, ha sottolineato che in Israele sembra essersi piegata la curva dei casi gravi. “Occhi puntati su Israele, il vaccino fornisce lieve protezione dopo 2 settimane, 2 settimane fa il 20% degli ultrasessantenni era vaccinato”, scrive Burioni su Twitter. “La curva dei casi gravi si piega, speriamo che non sia una fluttuazione. Lo sapremo nei prossimi giorni. Dita incrociate”.
Occhi puntati su Israele, il vaccino fornisce lieve protezione dopo 2 settimane, 2 settimane fa il 20% degli ultrasessantenni era vaccinato. La curva dei casi gravi si piega, speriamo che non sia una fluttuazione. Lo sapremo nei prossimi giorni. Dita incrociate @segal_eran pic.twitter.com/FqoJ6R2pUW
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) January 12, 2021
Israele è il Paese che finora ha fatto meglio nella campagna di vaccinazione contro il Covid-19: in tre settimane ha vaccinato il 20% della popolazione e oggi ha iniziato a somministrare il vaccino anche agli over 55enni, dopo aver dato priorità agli operatori sanitari, alle persone con più di 60 anni e a quelli con malattie a più alto rischio.
Finora il Paese, che conta circa nove milioni di persone, più o meno come New York City, ha somministrato almeno la prima dose a 1,87 milioni di persone. L’obiettivo è vaccinare la maggior parte della sua popolazione entro marzo.
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