Dietro la morte di Carmela Girasole, maestra elementare di 45 anni stroncata nei giorni scorsi da un aneurisma agli Spedali Civili di Brescia, potrebbero esserci le violenze del suo compagno, un 26enne tunisino, immigrato irregolare e con precedenti per spaccio di droga.
Lo sospetta la Procura bresciana, che ha iscritto l’uomo nel registro degli indagati per il reato di omicidio preterintenzionale. Il 26enne, tuttavia, risulta irreperibile da giorni.
La su iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto in attesa dei risultati dell’autopsia sul cadavere della donna, effettuata ieri, martedì 1 ottobre.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la relazione tra i due negli ultimi mesi sarebbe stata segnata dal consumo di droga e da una serie di aggressioni fisiche ai danni di Girasole, che però lei non ha mai denunciato.
I giornali locali di Brescia riferiscono che i vicini di casa della coppia avrebbero raccontato di frequenti liti tra i due, tanto che le forze dell’ordine sarebbero intervenute più volte nell’appartamento.
La donna – originaria di Montalbano Jonico, in provincia di Matera – era diventata insegnante di ruolo da un anno, ma dall’inizio di quest’anno scolastico non si era mai presentata a scuola, lamentando forti dolori alla testa.
Nelle ultime settimane Carmela Girasole si era presentata tre volte al pronto soccorso con forti emicranie. Un suo collega avrebbe riferito che la dona soffriva di mal di testa già da prima di conoscere il suo attuale compagno.
Nei giorni scorsi l’ennesimo viaggio verso l’ospedale, accompagnata proprio dal fidanzato. Questa volta, però, le sue condizioni si sono rapidamente aggravate, costringendola anche a sottoporsi a un intervento d’urgenza. Poco dopo la 45enne è morta.
Solo pochi mesi fa i suoi genitori avevano pianto la morte di un’altra figlia, stroncata precocemente da una malattia.
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