Brandizzo, il tecnico Massa ammette in lacrime: “Non mi avevano ancora dato l’interruzione della linea”
L’ammissione di Antonio Massa è arrivata a meno di 24 ore dalla tragedia. “No. Non me l’avevano ancora data l’interruzione della linea…”, le parole del tecnico di Rete ferroviaria italiana, che durante la notte tra il 30 e il 31 agosto faceva da scorta agli operai travolti e uccisi dal treno a Brandizzo (Torino). Le ha pronunciate in lacrime durante la deposizione, intorno alle 22.30 di giovedì 31 agosto. A quel punto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, i pm sono stati costretti a interromperlo e a informarlo che non doveva più considerarsi un semplice testimone dell’incidente che ha portato alla morte di cinque operai, ma un indagato.
Oltre a lui, gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati Andrea Girardin Gibin, capocantiere della Sigifer, la ditta del Vercellese per la quale lavoravano le cinque vittime.
“Non gli butto la croce addosso, sarà morto dentro”, ha detto di Massa la madre di una delle vittime. Il 46enne, al quale sono state sospese abilitazioni e qualifiche professionali, intanto ha chiuso i suoi profili social, mentre l’azienda lo ha messo in contatto con uno psicologo.