In arrivo un nuovo decreto Coronavirus, il “decreto aprile“, con ulteriori aiuti per famiglie e imprese. Tra i numerosi interventi si parla anche del bonus vacanze: una misura per incoraggiare i cittadini a prenotare le vacanze estive in Italia e sostenere così il turismo, tra i settori più colpiti dalla crisi economica e che rischia di subire danni enormi nei prossimi mesi.
Come riporta il Sole 24 Ore l’ipotesi del bonus vacanze sarebbe una detrazione fiscale delle spese del 2020 per coloro che prenotano soggiorni di almeno tre notti presso strutture turistiche italiane, quindi alberghi, agriturismi, ostelli, e così via. Il bonus andrebbe dai 100 euro ad un massimo di 325 per famiglia e sarebbe riservato ai lavoratori, sia dipendenti che autonomi, con un reddito annuale compreso fra 7.500 e 26 mila euro. La cifra potrebbe variare in base al numero di persone che fanno parte del nucleo familiare: una persona sola otterrebbe 100 euro, due persone 200 euro, fino ad arrivare a un massimo di 325 euro.
I lavoratori dipendenti potrebbero chiedere la detrazione fiscale già nel mese successivo alla richiesta del bonus, meno chiaro invece il procedimento per i lavoratori autonomi. Altrettanto confusi altri punti della misura come i documenti necessari per presentare la richiesta, a quale ente va fatta la richiesta e se la detrazione può essere sommata ad altre già in vigore o meno. In tutto si parla di una misura che costerebbe al governo fra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. “Il decreto di aprile avrà un impatto forse più del triplo dei 25 miliardi di marzo, il cui cuore saranno gli indennizzi. I settori devono avere un ristoro da mesi di fermo, non è possibile pensare solo al credito, penso al turismo ad esempio” ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli.
Molti però i dubbi: lo stesso ministro Patuanelli, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, alla domanda se gli italiani potranno andare in vacanza questa estate ha risposto che “ci vorrebbe la sfera di cristallo per dirlo“. E anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, va cauto sul tema prenotazioni estive: “Mi pare troppo presto per poter rispondere su cosa succederà per le vacanze“. Ma il settore turistico, ormai martoriato dall’emergenza Coronavirus, sembra non poter più aspettare.
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