Anche Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, è stato ascoltato ieri, 3 giugno, come persona informata sui fatti dai magistrati di Bergamo nell’ambito dell’inchiesta sulla mancata chiusura del Pronto soccorso di Alzano, sui morti nelle Rsa e sulla mancata istituzione di una zona rossa nella Bergamasca, su cui TPI ha pubblicato un’inchiesta in più parti.
Stando a quanto ricostruito, i pm avrebbero interrogato Bonometti per circa due ore e lo avrebbero interrogato sulle pressioni dal mondo dell’industria sulla mancata istituzione della zona rossa in Valle Seriana. Bonometti avrebbe negato le pressioni, pur confermando la contrarietà degli industriali.
Per capire i contorni della vicenda, secondo quanto riporta il Corriere, i pm avrebbero anche chiesto conto dell’intervista pubblicata il 7 aprile su TPI.it in cui il presidente di Confindustria Lombardia aveva detto: “Per fortuna non abbiamo fermato le attività essenziali, altrimenti i morti sarebbero aumentati. Perché così tanti decessi qui? Ci sono molti allevamenti, la movimentazione degli animali ha favorito il contagio”.
Nei giorni scorsi, anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana aveva negato di aver ricevuto pressioni da parte delle aziende sulla zona rossa, mentre il procuratore facente funzione Maria Cristina Rota aveva dichiarato pubblicamente che l’istituzione di una zona rossa “risulta essere una decisione governativa”.
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