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    Bologna, muratori in nero a 3 euro l’ora: imprenditore arrestato

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 23 Ago. 2023 alle 13:42 Aggiornato il 23 Ago. 2023 alle 13:56

    Bologna, muratori in nero a 3 euro l’ora: imprenditore arrestato

    Due, al massimo tre euro l’ora al nero, con la paga decurtata per il tempo in cui si fermavano per mangiare. Vittime di questa storia di sfruttamento tre muratori, che hanno lavorato per quasi due anni per un imprenditore edile di Bologna. A portare alla luce la vicenda sono stati i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Bologna, che hanno arrestato l’imprenditore 50enne, finito ai domiciliari per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento di manodopera.

    L’indagine è partita lo scorso gennaio dalla segnalazione di uno degli operai sfruttati, un 35enne marocchino giunto in Italia nel 2021. Al suo arrivo, secondo quanto riporta l’Ansa, ha accettato di lavorare in nero per l’imprenditore, che aveva promesso di metterlo in regola senza però mai farlo.

    La stessa proposta l’avrebbe fatta ad altri due muratori di origine romena. I tre, secondo gli inquirenti, venivano impiegati in condizioni di sfruttamento nei suoi cantieri fra Bologna, San Lazzaro e Cento, in provincia di Ferrara. Venivano prelevati all’alba ed accompagnati nei luoghi di lavoro, dove prestavano la loro opera con turni di circa 10 ore giornaliere a fronte di un salario irrisorio, dal quale venivano anche decurtate le spese per vitto e alloggio. I manovali avevano un solo giorno di riposo, la domenica, ed erano spesso ricattati, con la minaccia di essere allontanati senza paga. In un caso uno è stato preso a schiaffi dopo aver chiesto di essere pagato.

    A quanto risulta, l’imprenditore non aveva altri operai oltre ai tre, che avrebbe sfruttato da luglio 2021 fino a marzo 2023. il giudice per le indagini preliminari, oltre agli arresti domiciliari, ha disposto anche il sequestro del furgone usato per portare i lavoratori nei cantieri. Il sequestro era necessario per “evitare la reiterazione di analoghi reati”, secondo quanto scritto dai carabinieri.

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