A Bari i genitori di una bambina bocciata in seconda elementare hanno presentato ricorso al Tar. La storia, raccontata da Il Corriere del Mezzogiorno, risale al 17 giugno quando i docenti dell’alunna hanno deciso che non può accedere alla classe successiva a causa delle ripetute assenze.
“È integrata nel gruppo di classe. Rispetta gli altri, ma poco le regole scolastiche e la vita sociale. Ha sviluppato un impegno limitato alla richiesta. Ha evidenziato un interesse selettivo. La partecipazione è stata discontinua e sollecitata. Ha raggiunto una minima autonomia personale. Il metodo di studio è essenziale per le fasi del lavoro scolastico. A causa delle ripetute assenze la preparazione risulta lacunosa, pertanto è insufficiente“, recita la motivazione del consiglio dei docenti.
I genitori si sono rivolti allo studio legale di Giacomo e Roberta Valla, spiegando che non si sarebbero mai aspettati questa decisione. I familiari della bambina hanno dichiarato che non vi era stato alcun campanello d’allarme da parte degli insegnanti che avrebbe potuto far presagire un epilogo dell’anno scolastico così pesante.
La richiesta presentata al Tribunale Amministrativo di Bari è quella di annullare la decisione del consiglio dei docenti, i quali hanno deliberato la bocciatura e dunque la non ammissione alla classe terza dell’alunna. I legali della bambina faranno leva sulla specifica normativa prevista in tema di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione secondo cui: “Le alunne e gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione”. L’udienza è prevista il 27 luglio.