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    Bocciata in prima media con sei insufficienze, fa ricorso al Tar e viene promossa

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 22 Ago. 2023 alle 13:32

    Bocciata in prima media con sei insufficienze, fa ricorso al Tar e viene promossa

    Una bocciatura annullata dal Tar. Dopo aver conseguito sei insufficienze in prima media, una ragazza di 14 anni era stata bocciata dai docenti dell’Istituto Comprensivo Statale Tivoli V, da lei frequentato. Una decisione contestata dai genitori della ragazzina e adesso ribaltata dal Tribunale amministrativo regionale.

    “La non ammissione alla classe successiva nella scuola media inferiore deve essere considerata un’eccezione”, hanno scritto i giudici del Tribunale amministrativo regionale nella sentenza in cui, secondo quanto riporta Il Messaggero, hanno osservato come “dal primo mese di scuola sino al termine delle lezioni” la studentessa avesse “visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare i propri voti”.

    Una valutazione che segue l’orientamento del Consiglio di Stato, invitando a valutare l’intero percorso di studi della ragazzina. A far scattare la bocciatura erano state le insufficienze lievi geografia, francese, matematica, scienze e musica e quella più grave in inglese, che hanno superato il limite massimo di un’insufficienza grave e due lievi. I professori hanno evidenziato anche che “nel corso dell’anno la frequenza è stata regolare” e il comportamento “buono”, ma l’impegno è stato “scarso e inadeguato, sia nell’esecuzione dei compiti che nello studio”, decidendo per la bocciatura.

    Secondo i giudici, i docenti avrebbero invece dovuto attivare “specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento”. “La celerità della corretta pronuncia del Tar del Lazio potrà consentire alla studentessa di recuperare eventuali lacune seguendo dei percorsi individualizzati organizzati dalla scuola”, riporta la sentenza.

    La dirigente scolastica, Francesca Pisani, si dice ancora convinta che la ragazza andasse bocciata, esprimendo preoccupazione “per le difficoltà che potrebbe incontrare la studentessa”.

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