Bimba con febbre a 41 fatta attendere un’ora e mezzo in codice verde: muore tre giorni dopo
Aveva dovuto attendere ore prima di essere visitata e poi trasferita in codice verde in un altro ospedale, dove è finalmente scattata l’allerta per le sue condizioni. Troppo tardi per salvare la vita della bambina di due anni, morta all’ospedale di Lecce per encefalite fulminante dovuta a un virus influenzale.
La tragedia è avvenuta lo scorso 29 dicembre, dopo tre giorni di sforzi da parte dei medici. Adesso i genitori hanno deciso di presentare una denuncia per quanto avvenuto al primo ospedale a cui si erano rivolti, quello di Gallipoli, ipotizzando il reato di responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario.
La coppia, residente a Sannicola, aveva deciso di portare la bambina al pronto soccorso del Sacro Cuore di Gesù lo sera del 26 dicembre, con 41 di febbre.
“La dottoressa si sarebbe rifiutata di far entrare per prima la bimba e avrebbe invitato la madre a recarsi in pediatria vista la fretta”, riporta la denuncia. Al reparto di pediatria la madre sarebbe stata allontanata e la bambina lasciata un’ora e mezzo sul lettino nonostante si trovasse già in uno stato di semicoscienza, senza ricevere cure. La madre, secondo la denuncia, sarebbe stata poi invitata a portare la figlia a casa “perché non vi era nulla di grave”. Solo successivamente i medici avrebbero deciso di trasferire la bambina a Lecce “in codice verde e con la motivazione della mancanza di posti letto”.
La bimba è stata così portata al Fazzi di Lecce senza, , riporta la denuncia, un medico di accompagnamento nell’ambulanza. Una volta arrivata al secondo ospedale, il codice sarebbe passato subito dal verde al rosso. La bimba è stata intubata, sottoposta a una tac e a una serie di esami, ma la situazione era ormai compromessa.