Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Coronavirus, stop ai lavori dell’ospedale degli Alpini a Bergamo: mancano i medici

    Stop all'allestimento dell'ospedale da campo a Bergamo

    A fermare i lavori sarebbe stata la direzione della Protezione civile della Lombardia. Il motivo? Mancano i medici per farlo funzionare. Il sindaco Gori: "È una doccia fredda"

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 19 Mar. 2020 alle 10:32

    Coronavirus, a Bergamo stop all’ospedale degli Alpini

    È di ieri la notizia secondo cui l’Associazione Nazionale Alpini avrebbe avuto il via libera per l’allestimento di un’ospedale da campo alla Fiera di Bergamo, la città più colpita dal Coronavirus in Italia. La grande struttura mobile avrebbe offerto 200 posti alla città lombarda dove sono terminati i posti letto in Terapia Intensiva e dove non c’è più posto nemmeno per la bare dei defunti. Ma questa mattina di giovedì 19 marzo sembra che l’ospedale messo in piedi dagli Alpini sia destinato a saltare. A fermare i lavori sarebbe stata la direzione della Protezione civile della Lombardia. Il motivo? Mancano i medici per farlo funzionare.

    E così, mentre nella notte una colonna funebre di mezzi militari ha fatto il suo ingresso a Bergamo per ritirare una sessantina di bare e trasportarle verso i forni crematori di altre Regioni, la città martire del Covid-19 è costretta a vivere un risveglio forse ancora più drammatico. Il sindaco Giorgio Gori ha protestato: “È una doccia fredda, dopo il via libera arrivato solo martedì sera”. La Protezione civile lombarda ha comunicato che l’operazione “potrà essere ripresa quando si renderà disponibile il personale necessario”. “È un preoccupante segno di incertezza e di confusione nella gestione di un’emergenza che richiede idee chiare e decisioni certe”, ha continuato Gori.

     

    “Era chiaro a tutti che un ospedale da campo si poteva realizzare solo avendo certezza rispetto alla disponibilità del personale necessario e delle attrezzature. Se questa certezza non c’era, e a leggere la comunicazione del Direttore Generale della Protezione civile della Regione si capisce che ancora non c’è, non si doveva far partire la macchina, mobilitare risorse, esporre i vertici nazionali della Protezione Civile e le istituzioni locali. Mi auguro vivamente che si tratti solo di uno stop temporaneo e che la soluzione si trovi nelle prossime ore”. “A Bergamo gli ospedali non ce la fanno più – ha concluso il sindaco di Bergamo – ed è assolutamente necessaria una struttura alleggerisca la pressione”.

    Coronavirus, Bergamo: così vengono curati i pazienti, stipati anche nei corridoi

     

    Leggi anche: 1. Coronavirus Anno Zero, quel 23 febbraio all’ospedale di Alzano Lombardo: così Bergamo è diventata il lazzaretto d’Italia / 2. Coronavirus, Bergamo: così vengono curati i pazienti, sistemati anche nei corridoi /
    3. A Bergamo finiti i posti in rianmazione / 4. L’appello del sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Il forno crematorio non basta più”
    TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version