A 1700 metri con le scarpe sbagliate, salvati due escursionisti: rischiano di pagare l’elicottero
“Attrezzature e calzature adatte per le escursioni, non ci stancheremo mai di raccomandarlo a sufficienza”. Un’escursionista è stata soccorsa a più di 1700 metri di quota perché non era più in grado di camminare a causa delle calzature inadeguate. Per soccorrere lei e il compagno, entrambi del padovano, è dovuto intervenire l’elicottero, che la coppia rischia di dover pagare. È quanto accaduto nella serata di lunedì 15 gennaio sulle montagne del bellunese.
Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, i due erano partiti dal Passo Tre Croci verso le 14.30 con l’intenzione di salire al rifugio Vandelli. Durante il percorso la 36enne di Albignasego si è dovuta fermare a causa dei piedi ghiacciati. Il compagno, un 27enne di Villafranca Padovana, ha cercato di riscaldarla togliendole gli scarponcini e avvolgendola nel sacco a pelo che portavano negli zaini. Poi intorno alle 19 è partita la chiamata alla centrale del Suem, che ha deciso di intervenire con l’elicottero. I due sono stati portati nella sede del Soccorso alpino di Cortina.
“In questi giorni le temperature scendono oltre i meno 15 gradi e il rischio di assideramento è elevato, senza considerare che in molti luoghi non prende il telefono. Non sempre può intervenire l’elisoccorso e l’avvicinamento delle squadre a piedi richiede lunghe ore sia per arrivare che per un eventuale trasporto a ritroso. Servono, inoltre, attrezzature e calzature adatte per le escursioni, non ci stancheremo mai di raccomandarlo a sufficienza”, ha dichiarato il Soccorso alpino.