Coronavirus, barbiere abusivo positivo al Covid: 40 clienti in quarantena
Un barbiere abusivo di Campofranco, piccolo comune in provincia di Caltanissetta, è risultato positivo al Coronavirus: ora 40 clienti sono stati messi in quarantena e nei prossimi giorni verranno sottoposti a tampone. Nonostante le misure restrittive imposte dal governo per l’emergenza Covid-19, che vietavano non solo l’esercizio della professione, ma anche il divieto di spostamenti se non per motivi di necessità, il barbiere ha continuato a lavorare abusivamente, recandosi a casa dei suoi clienti. Nella giornata di giovedì 14 maggio, però, l’uomo è risultato positivo al tampone per la ricerca del nuovo Coronavirus, facendo emergere la verità.
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A confermare la vicenda è stato lo stesso sindaco del comune, Rosario Pitanza, che sul profilo Facebook della cittadina ha scritto: “È risultato positivo al test un nostro concittadino a Campofranco dopo i risultati dei tamponi fatti nella mattinata di ieri. L’ufficialità della notizia è arrivata al sindaco dall’Asp intorno alle 20,00 e subito si è messa in moto la macchina anche burocratica in perfetta sinergia tra sindaco e medici come da protocollo. Sino a qualche minuto fa il presidio ospedaliero di Campofranco è stata la base operativa alla presenza del sindaco, del vicesindaco della dottoressa Di Leo e in collegamento telefonico con i vertici Asp. Il nostro concittadino sta bene, non avverte nessun sintomo, così come i contatti che al momento si sono attenzionati. A tutti è stata imposta la quarantena domiciliare come da protocollo e nei prossimi giorni saranno sottoposti a tampone. Invito ancora una volta i miei concittadini a rimanere calmi senza farsi prendere dal panico, usare sempre le precauzioni annunciate da tempo. La situazione è controllata soprattutto dall’ASP in costante contatto con il Sindaco”.
“P.S. Credo che in questi momenti più che mai, bisogna essere sereni e collaborativi anche con il solo silenzio, invece leggo post che sembrano quasi contenti di quanto è successo, mirati a colpire, come sempre senza successo , il sindaco. Ci sono famiglie che stanno vivendo momenti terribili, in crisi di nervi e con preoccupazione sino allo sfinimento; ci sono persone che continuamente chiamano il Sindaco, il prete, il pastore, i medici per avere notizie rassicuranti e parlare perché hanno bisogno di sostegno morale e psicologico. E qualcuno spreca tempo a scrivere post che offendono la dignità e lo stato d’animo di chi per ora non vive momenti belli. Ma nello scrivere o commentare, non ve ne siete accorti, siete andati oltre la legalità verso la persona. E sicuramente qualcuno ne risponderà nelle sedi opportune”.
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