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    Barbados, muore in vacanza dopo aver contratto un misterioso virus

    Cristian Di Marco si è spento mentre era in vacanza con la famiglia per le feste di Natale

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 30 Dic. 2019 alle 08:30 Aggiornato il 30 Dic. 2019 alle 08:32

    Barbados, muore in vacanza dopo aver contratto un misterioso virus

    Una vacanza mortale, quella di Cristian Di Marco, volato alle Barbados per trascorrere il Natale in famiglia. L’uomo avrebbe contratto un misterioso virus, motivo per cui è stato portato all’ospedale Queen Elizabeth di Bridgtown, Barbados, dove poi è deceduto.

    Cristian di Marco, un artigiano di 43 anni di San Giorgio (Mantova), ha accusato un malore di cui si ignora l’origine appena arrivato sull’isola, lo scorso 18 dicembre.

    I genitori hanno raggiunto il figlio in seguito alle sue pessime condizioni di salute e sono stati al suo fianco fino alla fine. Cristian era sposato con Federica ed era padre di due figli adolescenti, uno di 16 e uno di 19 anni, rientrati in Italia dopo estenuanti giornate trascorse in ospedale.

    Non avendo l’assicurazione per i rischi durante il viaggio, amici e parenti hanno organizzato una colletta (pari a 125 mila euro) per permettere a Cristian di essere trasportato in Martinica, dove avrebbe tentato un disperato intervento al cervello. I familiari ritengono che all’uomo non sia stata assicurata l’assistenza medica necessaria a domare il malore, per questo è stata richiesta un’autopsia. Le autorità locali, archiviando il caso di morte naturale, non l’hanno ritenuta necessaria. “La faremo in Italia”, è stata la risposta della famiglia.

    La vacanza di Cristian Di Marco: le ipotesi del malore

    La vacanza di Cristian Di Marco non era partita nel migliore dei modi: l’artigiano si era messo in viaggio che accusava già dolori alla testa, alla schiena e all’orecchio. Aveva cercato di tamponare assumendo degli antinfiammatori, ma una volta alle Barbados le sue condizioni sono drasticamente peggiorate.

    A quel punto, Cristian si è rivolto al pronto soccorso locale, dove gli è stata somministrata una dose di cortisone (secondo quanto riportano i familiari), dopodiché è entrato in coma. Due giorni dopo, alle ore 15:20 dell’ora locale (in Italia erano le 20:20), è stata dichiarata la morte celebrare.

    I famigliari dichiarano che a Cristian non è mai stata fatta una tac, per cui la morte celebrare è stata decretata “solamente in base a una visita neurologica e agli esami del sangue”.

    Dopo aver ottenuto con difficoltà la cartella clinica dell’uomo, sono due le ipotesi che potrebbero giustificare le condizioni di Cristian: meningite o cocktail di farmaci.

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