Bambino scomparso ritrovato con una FaceApp: la vicenda
Il bambino era scomparso all’età di tre anni 18 anni fa. Un’applicazione simile a FaceApp ha permesso alla polizia di ritrovarlo. Yu Weifeng era stato rapito nel 2001, mentre giocava vicino al cantiere dove lavorava il padre. Il bambino era stato poi adottato da una coppia che non riusciva ad avere figli. Oggi il ragazzo ha 21 anni e studia nella città di Guangzhou, dove vive con la famiglia adottiva.
La polizia si è servita di un sistema basato di una sofisticata tecnologia sviluppata dal colosso hi-tech cinese Tencent, che permette di invecchiare i lineamenti facciali delle persone ritratte nella foto. In questo modo gli agenti hanno selezionato cento possibili “Yu Weifeng” e attraverso un’attenta ricerca sono riusciti in soli due mesi a ritrovare il bambino scomparso, ormai ventenne. L’applicazione è simile a FaceApp, ma si basa su un sistema di intelligenza artificiale molto più avanzato.
Nel giro di due mesi è stato possibile ottenere diverse possibilità di invecchiamento delle fotografie, trasformando il piccolo Weifeng in un giovane uomo. La conferma definitiva è poi arrivata attraverso la prova del dna. Weifeng ha potuto riabbracciare finalmente la sua famiglia biologica. I familiari hanno ringraziato gli agenti di polizia che attraverso la tecnologia hanno permesso il ritrovamento del ragazzo e oggi il giovane uomo ha due famiglie.
Le dichiarazioni dei genitori biologici e l’interesse della polizia londinese per la FaceApp
Dopo il ritrovamento il padre naturale di Yu Weifeng ha espresso gratitudine per i genitori adottivi che hanno cresciuto il figlio. “Non posso che ringraziare la famiglia che lo ha cresciuto per tutto questo temp. Noi siamo i genitori biologici, ma sono loro ad averlo fatto diventare l’uomo che è oggi. Per me, da oggi mio figlio ha due mamme e due papà”, ha affermato commosso il papà di Yu Weifeng.
La notizia è stata riportata dal tabloid britannico The Sun e adesso anche la polizia londinese New Scotland Yard sta valutando di utilizzare la stessa tecnologia per ritrovare Maddie McCann, una bambina di tre anni scomparsa in Portogallo nel 2007.