bambino morto mirabilandia messaggio nonno – Due brevi video, pubblicati su YouTube, accompagnati da una frase: “Unico amore della mia vita”. Sono l’ultimo saluto del nonno paterno di Edoardo Bassani, il bambino di quattro anni morto annegato nella piscina di Mirabilandia, il parco divertimenti di Ravenna, lo scorso mercoledì. Nel giorno in cui nella chiesa di San Nicolò e San Francesco, a Castrocaro Terme, si celebra il funerale del piccolo, nonno Giovanni, noto imprenditore conosciuto anche con l’appellativo di Vanni, ha espresso il suo dolore per la morte del nipotino.
L’uomo ha pubblicato su YoouTube due brevi video. Il primo ha una durata di quattordici secondi e mostra Edoardo mentre è alle prese con i suoi giocattoli, accompagnato dalle parole “unico amore della mia vita”. Il secondo, invece, mostra le immagini di una piccola bara bianca.
Il piccolo Edoardo è rimasto per tre minuti a faccia in giù nell’acqua nella piscina di Mirabilandia, dove ha trovato la morte. Il bambino, secondo i primi risultati ufficiosi dell’autopsia, è morto per annegamento diretto, come del resto era già emerso dalle verifiche fatte dai carabinieri e condensate nelle ipotesi tracciate dal procuratore di Ravenna Alessandro Mancini. Non sono stati, quindi, un malore o altro a provocare la morte del piccolo.
bambino morto mirabilandia messaggio nonno – Secondo il video delle telecamere di sicurezza acquisito alle indagini, la madre ha lasciato il bimbo vicino a uno scivolo con circa 30 centimetri di acqua dicendogli di restare fermo perché lei sarebbe tornata in breve. Il bambino, invece, avrebbe iniziato a spostarsi verso una baby-dance, prima giocando e poi annaspando per soccombere in 110 centimetri d’acqua. Il suo corpo è stato spostato dalle correnti della piscina fino al punto in cui è stato ritrovato. Nel frattempo i bambini attorno, ignari, hanno continuato a giocare e qualcuno lo ha anche sfiorato o gli è passato sotto in apnea.
Per la vicenda ci sono dieci indagati, fra cui la madre del bimbo, la cui difesa ha nominato un proprio consulente. “Sono emersi elementi che confortano quanto questa difesa sta acquisendo: ovvero che la mia assistita farà il processo sul banco delle persone offese”, ha dichiarato il legale Giovanni Zauli.