Autocertificazione, spostamenti e coprifuoco: le nuove regole Regione per Regione
Torna l’autocertificazione per giustificare gli spostamenti negli orari in cui questi sono vietati: è questa la principale novità degli ultimi giorni in alcune Regioni italiane, quelle che – sfruttando il via libera alle decisioni autonome dei governatori concesso dall’ultimo Dpcm – hanno deciso di imporre il coprifuoco per arginare l’avanzata dei contagi da Coronavirus. Dopo cinque mesi dalla fine del lockdown, dunque, gli italiani dovranno di nuovo provare di avere motivi di necessità e urgenza per lasciare la propria casa. Al momento, l’autocertificazione è necessaria in Lombardia e Campania: nella prima l’ordinanza sul coprifuoco è prevista per oggi, nella seconda sarà valida da venerdì. Altre restrizioni più morbide sono arrivate anche in Piemonte e in Liguria, mentre nei prossimi giorni altre Regioni potrebbero seguire questo esempio se la curva dei contagi da Coronavirus non accennerà a calare.
Sull’autocertificazione, si dovranno specificare le proprie generalità e indicare il motivo che necessita l’uscita da casa oltre le 23. Saranno ammessi spostamenti solo per “comprovate esigenze”: quindi per lavoro (in questo caso si dovrà indicare il datore di lavoro e l’indirizzo) o per motivi di urgenza (da specificare destinazione e durata dell’uscita, ma non il nome della persona da cui si sta andando). Ma quali sono le nuove regole Regione per Regione? Vediamole insieme.
In Lombardia ogni giorno c’è il divieto di spostamento e la chiusura delle attività ogni giorno dalle 23 alle 5. Nel fine settimana sono invece chiusi i centri commerciali non alimentari e la grande distribuzione, mentre restano aperti i supermercati e i negozi di generi di prima necessità. Da prendere, ancora, una decisione sulla media distribuzione, che vuole continuare il sabato e la domenica.
In Campania il governatore Vincenzo De Luca ha imposto regole ancora più ferree. Oltre alla chiusura dalle 23 alle 5 di negozi, locali pubblici e ogni altra attività non essenziali, e al divieto di spostamento per i cittadini, sono vietati gli spostamenti tra province diverse, se non giustificati (con autocertificazione) dai soliti motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali. Chiuse anche le scuole, tranne le primarie che riaprono dal 30 ottobre.
Nel Lazio il governatore Nicola Zingaretti ha deciso di seguire l’esempio di Lombardia e Campania e imporre un coprifuoco anche nella sua Regione, con una lieve differenza sugli orari: da venerdì 23 ottobre infatti non si potrà più uscire dalle 24 alle 5. Restano salvi gli spostamenti giustificati (con autocertificazione) dai soliti motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali.
In Piemonte i locali pubblici chiudono alle 24, ma nel weekend i centri commerciali rimangono chiusi. Aperti solo alimentari e farmacie. Per quanto riguarda la scuola, imposto il 50 per cento dei giorni in didattica digitale e a distanza per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado (dal 26 ottobre). Anche in Liguria è in vigore l’obbligo al 50 per cento di didattica digitale e a distanza per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado. Divieto assoluto di assembramento. Circoli e centri culturali chiudono alle 24, mentre le sale giochi alle 18.
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