Le attrici porno contro Instagram: “Siamo discriminate”
Attrici porno in rivolta contro Instagram. A diffondere la notizia è la BBC, ai cui microfoni parla Alana Evans, presidente dell’Adult Performers Actors Guilt, che denuncia quanto è costretto a subire un professionista del porno sui social.
I sindacati del settore e i lavoratori si stanno facendo sentire proprio in questi giorni e protestano contro la policy del social network delle foto. “Siamo discriminate perché non gli piace il lavoro che facciamo per vivere”, ha spiegato alla BBC Alana Evans.
I social, che oggi sono fonte di guadagno per tanti soggetti, vanno a penalizzare di fatto gli attori porno, che hanno deciso di azionarsi ufficialmente contro Instagram: “Dovrei essere in grado di gestire il mio account come fa Sharon Stone o qualsiasi altro artista con il profilo verificato e invece la realtà è che noi non siamo liberi di farlo, altrimenti rischiamo che i nostri account vengano cancellati”, spiega ancora la presidente di Adult Performers Actors Guilt.
Al giorno d’oggi il porno resta la cosa più cercata tra gli utenti del web e, di fatto, in questo modo gli attori si vedono sottrarre una fetta di guadagni: “Dedichi del tempo tempo e ti impegni per creare contenuti per un account seguito da oltre 300mila follower e poi te lo vedi cancellato all’improvviso, questo ti fa sentire sconfitto”.
Alana Evans non è sola: il sindacato ha pubblicato un elenco con oltre 1300 nomi di attori del porno a cui Instagram ha chiuso gli account. Alcuni di loro si lamentano del fatto che il social network ha deciso di cancellare l’account senza che vi fossero contenuti espliciti: “Non ho mai pubblicato immagini esplicite su Instagram. Ma evidentemente anche una mia foto mentre indosso leggings può risultare estremamente provocatoria per qualcuno e dunque degna di essere segnalata”, ha denunciato Ginger Banks sempre alla BBC.
Ma la risposta dei social network non si è fatta attendere: “Con una comunità così diversificata a livello globale, dobbiamo mettere in atto regole sulla nudità e sui contenuti a sfondo sessuale. Dobbiamo garantire che questi elementi siano appropriati per tutti, in particolare i giovani”. Facebook ha fatto sapere ancor: “Agiremo sui contenuti che ci vengono segnalati in caso di violazione di queste regole. Vogliamo dare alla gente la possibilità di presentare ricorso contro la decisione e ripristineremo il contenuto nel caso in cui lo avessimo rimosso per errore”.