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    AstraZeneca, l’Aifa approva il mix di vaccini per chi ha meno di 60 anni

    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 14 Giu. 2021 alle 21:38 Aggiornato il 14 Giu. 2021 alle 22:05

    AstraZeneca, l’Aifa approva il mix di vaccini per chi ha meno di 60 anni

    L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato il ricorso alla vaccinazione mista per i soggetti di età inferiore a 60 anni che abbiano ricevuto una prima dose del vaccino di AstraZeneca.

    “Sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la Commissione tecnico scientifica ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità, di approvare il mix vaccinale”, ha dichiarato l’Aifa nel parere pubblicato lunedì sera, in riferimento alla possibilità di ricevere una seconda dose con il vaccino prodotto da Pfizer o Moderna a chi era stato precedentemente somministrato il vaccino di AstraZeneca come prima dose.

    Venerdì 11 giugno il Comitato tecnico scientifico (Cts) del ministero della Salute ha “fortemente raccomandato” l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca alle persone di età superiore a 60 anni, riservando ai più giovani che hanno già ricevuto la prima dose i vaccini a Rna messaggero, come quelli prodotti da Pfizer e Moderna. Nelle ultime settimane il vaccino, associato in casi rari a trombosi, è stato utilizzato da diverse regioni negli open day aperti anche ai ragazzi di età superiore a 18 anni, nonostante in Italia l’uso fosse già raccomandato “in via preferenziale” alle persone con più di 60 anni.

    I rischi associati ai vaccini a vettore virale come AstraZeneca sono tornati a far discutere negli scorsi giorni con la morte di Camilla Canepa, 18enne colpita da una trombosi cerebrale dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino.

    A marzo l’Italia ha sospeso l’uso del vaccino di AstraZeneca assieme ad altri paesi europei, dopo che erano emersi casi di trombosi in alcune persone vaccinate. Il Cts ha successivamente consentito di somministrare il vaccino solamente alle persone di età superiore a 60 anni, dopo che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha affermato che i benefici che derivano dal suo utilizzo superano i rischi associati a possibili effetti collaterali. All’inizio della campagna vaccinale, l’Italia aveva invece limitato l’uso del vaccino alle persone di età inferiore a 65 anni, in attesa di dati che confermassero l’efficacia del vaccino per le fasce di età più anziane.

    AstraZeneca è anche al centro di una disputa legale con l’Unione Europea per i ripetuti ritardi nelle consegne del vaccino, che hanno pesato in maniera significativa sull’andamento della fase iniziale della campagna vaccinale.

    Leggi anche: AstraZeneca, J&J e il cocktail vaccinale: il peccato capitale di governo e Cts

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