Arresti Regione Lombardia
Nella mattinata di martedì 7 maggio i carabinieri di Monza e la Guardia di Finanza di Varese hanno eseguito 43 ordinanze di custodia cautelare (12 in carcere) nell’ambito di un’indagine che vede coinvolti amministratori politici locali della Lombardia e imprenditori [qui un riassunto completo della vicenda].
L’accusa è quella di aver costituito un’associazione di stampo mafioso finalizzata a pilotare gli appalti pubblici.
Sono finiti agli arresti, tra gli altri, tre esponenti di Forza Italia: si tratta di Pietro Tatarella [qui il suo profilo], candidato alle elezioni europee, Fabio Altitonante, sottosegretario del partito di Silvio Berlusconi in Lombardia e Carmine Gorrasi, consigliere comunale e coordinatore Forza Italia a Busto Arsizio.
Per un quarto esponente di FI ,Diego Sozzari, deputato e membro della Commissione permanente trasporti, poste e telecomunicazioni, è stata avanzata solo la richiesta di arresto, su cui dovrà decidere il Parlamento.
È stato arrestato anche Daniele D’Alfonso, imprenditore del settore rifiuti e bonifiche ambientali dell’azienda Ecol-Service srl.
L’indagine è coordinata dalla Dda di Milano. Le 43 misure cautelari sono state disposte dal giudice Raffaella Mascarino.
Arresti Regione Lombardia | L’ipotesi accusatoria
Gli indagati sono in totale 95. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’associazione messa in piedi, oltre alla spartizione degli appalti, era finalizzata a finanziamento illecito ai partiti, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazioni per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abuso d’ufficio.
Tra le 43 persone destinatarie dei provvedimenti di custodia cautelare, 12 sono finite carcere, 16 ai domiciliari, 3 sono state sanzionate con la misura dell’obbligo di dimora e altre 12 con quelle dell’obbligo di firma.
Nove sono accusate di associazione per delinquere.
Secondo gli inquirenti, si sarebbe verificato anche un episodio di “istigazione alla corruzione” nei confronti del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Arresti Regione Lombardia | Fontana parte offesa
Fontana non risulta indagato, bensì parte offesa. Il Governatore della Lombardia, secondo quanto trapela in queste ore, non avrebbe denunciato l’episodio, anche se nei giorni scorsi si sarebbe anche recato al palazzo di giustizia di Milano, convocato dai magistrati, per fornire la sua versione dei fatti.
Nelle prossime ore le persone oggetto dei provvedimenti di custodia cautelare verranno sottoposte a interrogatorio.
Si tratta di un’inchiesta che scuote nuovamente la politica. In giornata si attendono dichiarazioni sul caso anche da parte dei vertici di Forza Italia, il partito al momento più colpito dall’indagine.
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