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    Sparatoria Ardea, la madre del killer: “Viveva isolato, non si curava”

    Credit: Ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 14 Giu. 2021 alle 07:54

    L’uomo che ieri mattina ha ucciso ad Ardea due fratellini di 5 e 10 anni e un 74enne era un ingegnere informatico di 34 anni. L’uomo, dopo l’omicidio, si è barricato in casa per oltre tre ore e si è suicidato. Quando i carabinieri del Gruppo di Intervento Speciale hanno fatto irruzione nella villetta lo hanno trovato morto in camera da letto. Il giovane avrebbe utilizzato secondo quanto apprende l’Adnkronos l’arma del padre, morto nel 2020, che faceva la guardia giurata. La segnalazione dell’arma non era stata fatta, però, dal figlio ai carabinieri di Tor San Lorenzo come avrebbe dovuto, dopo la perdita del padre.

    Il 34enne, a maggio 2020, aveva minacciato la madre con un coltello. In quel caso, a quanto apprende l’Adnkronos, l’uomo fu sottoposto a un Tso, ma a parte quell’episodio non risultano segnalazioni di patologie psichiatriche a suo carico.

    Sulla pistola la madre racconta a La Repubblica: “Non siamo più riusciti a trovarla”, ha confermato la madre del 35enne ai carabinieri. Era disoccupato da tempo – ha ricostruito la madre – era solo, isolato. Non aveva amici e non si curava”. Non risulta in carico né al centro di igiene mentale di Ardea, né presso alcun professionista privato.

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