Un uomo di circa 80 anni, in provincia di Varese, è stato arrestato dalla polizia per aver abusato per anni della figlia disabile. La storia raccapricciante, emersa solo nel febbraio 2019, è giunta a una svolta grazie alle indagini avviate dalle autorità giudiziarie. L’anziano è accusato di violenza sessuale continuata.
La vicenda
L’inchiesta è partita su segnalazione del personale medico di un ospedale di Varese dove, da qualche tempo, la vittima – una donna di circa 40 anni e con disturbi psichici – era ricoverata per problemi di salute. Più volte infatti l’80enne era stato beccato dagli infermieri in atteggiamenti pochi consoni sia all’ambiente che al rapporto padre-figlia: le attenzioni e le effusioni dell’uomo nei confronti di lei hanno fatto sorgere il sospetto. Al punto tale che gli operatori avrebbero rimproverato l’anziano per il suo comportamento.
A questo punto sono intervenuti gli agenti della Questura che hanno aperto due piste: il controllo del cellulare della donna e l’osservazione dell’uomo, mediante telecamere e microfoni, nella struttura sanitaria. Dal materiale raccolto, secondo gli investigatori, è emerso che l’80enne ogni giorno avrebbe chiesto alla figlia di continuare, dopo le dimissioni dall’ospedale, i favori sessuali. In cambio lei avrebbe ricevuto dolci e sigarette. Ma se la donna non avesse accettato la proposta, il padre non le avrebbe più fatto visita.
La vittima, ormai al limite della sopportazione, ha raccontato ciò che le stava accadendo da anni a psichiatri e psicologi. Nessuno dei parenti, secondo gli inquirenti, si era accorto cosa accadeva tra le mura domestiche. E lei non lo aveva mai confessato a nessuno.
Ora, però, il padre si trova nel carcere di Busto Arsizio. Il giudice dovrà decidere sul caso.