Il direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, Giuseppe Calicchio, è stato iscritto dalla Procura di Milano nel registro degli indagati per il discusso caso delle numerose morti per Coronavirus di anziani ospiti della struttura. Lo riporta il Corriere della Sera, precisando che le ipotesi di reato sono epidemia colposa e omicidio colposo. Si tratta del primo indagato nell’indagine guidata dai sostituti procuratori Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, che fanno parte del pool diretto dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, il quale si occupa dei reati legati alle colpe mediche e ai soggetti deboli. Secondo quanto riporta il quotidiano di via Solferino, l’iscrizione di Calicchio nel registro degli indagati è un passaggio tecnico indispensabile per eseguire i primi atti nella fase iniziale delle indagini.
Qualche ora prima della notizia del provvedimento, Calicchio aveva partecipato con il suo legale a una lunga videoconferenza con gli ispettori del ministero della Salute, incaricati di approfondire la gestione dell’emergenza Covid-19 all’interno della “Baggina”. Oltre all’indagine della magistratura e a quella ministeriale, sulle vicende relative al PAT è stata istituita una commissione di inchiesta da parte della Regione Lombardia, mentre a rappresentare il Comune di Milano è l’ex magistrato Gherardo Colombo, che faceva parte del pool “Mani Pulite”, la cui opera originò nel 1992 proprio al Trivulzio, con l’arresto dell’allora direttore Mario Chiesa. La situazione delle RSA, non solo milanesi, è anche oggetto di un’interrogazione parlamentare presentata dal PD.
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