Antonella Viola prende le difese dei Maneskin e del grande evento in programma al Circo Massimo sabato 8 luglio. Se ieri i medici di famiglia hanno lanciato un appello a rimandare il concerto della band, che si terrà in concomitanza con il previsto picco della variante Omicron 5, l’immunologa diventata popolare durante gli anni di pandemia dichiarato che a pagare il prezzo del contagio non dovrebbero essere i giovani, che hanno sofferto molto per le restrizioni.
“Francamente, io non lo ritengo (un rinvio del concerto, ndr) né giusto né sostenibile“, ha dichiarato in una intervista a La Stampa. “Se all’inizio della pandemia non avevamo altri strumenti che le restrizioni e le rinunce, oggi abbiamo vaccini e farmaci che, se usati correttamente, possono permetterci di convivere con il virus e limitare i danni. Il vero problema non sta dunque nel concerto dei Maneskin o nella giusta richiesta dei ragazzi di socialità e divertimento, ma nella nostra incapacità di utilizzare al meglio gli strumenti che la scienza ha creato per proteggerci”, ha dichiarato, aggiungendo che al fine di proteggere la popolazione la quarta dose del vaccino andava autorizzata per tutti i cittadini over 60.
Per Viola l’unica cosa sensata da fare è cercare di minimizzare i danni. “Potremo solo evitare ai cittadini di andare incontro alla malattia severa e, per farlo, a differenza di due anni fa, abbiamo i vaccini e gli antivirali. Prima di accusare d’irresponsabilità dei giovani che, dopo due anni di sacrifici pesanti, desiderano godersi la bellezza della musica e della festa, chiediamo a chi ci governa se ha fatto di tutto, con gli strumenti a disposizione, per garantirci la salute”, ha concluso l’immunologa. Intanto l’Assessore al Turismo di Roma ha assicurato che non è in programma alcun rinvio del concerto.