Lecco, trovata strappata una copia della “Lettera agli ebrei” di S. Paolo alla vigilia del Giorno della Memoria
Una copia della Lettera agli Ebrei di San Paolo è stata presa dalla cassetta del book crossing, strappata e lasciata a pezzi per terra ieri nell’area dello storico complesso conventuale del Lavello di Calolziocorte, in provincia di Lecco. Il fatto, come riporta l’agenzia Ansa, è avvenuto alla vigilia della celebrazione del “Giorno della Memoria”, in cui si ricordano le vittime della Shoah.
Il gesto potrebbe essere stato motivato da intento antisemita dal momento che, tra i tanti volumi presenti nella cassetta, è stato preso solo questo testo. Anche se si tratta di un testo cristiano, il riferimento agli “ebrei” nel titolo potrebbe avere indotto a compiere un atto di spregio contro le vittime dell’Olocausto, alla vigilia del 27 gennaio.
La Lettera agli Ebrei di San Paolo è un libro del Nuovo Testamento, della Bibbia. Il testo si trovava in una cassetta per lo scambio e la condivisione di libri.
A Calolzio non si tratta del primo episodio di atti vandalici ai danni delle strutture per la condivisione dei libri e la diffusione della lettura. Ma a preoccupare è il collegamento che potrebbe essere scattato nella testa di qualcuno tra il titolo del libro e la Giornata della Memoria.
Non si tratterebbe del primo gesto di antisemitismo a ridosso della commemorazione: la notte tra giovedì 23 e domenica 24 gennaio a Mondovì, in provincia di Cuneo, una scritta antisemita:”Juden hier” (“Qui abita un ebreo”) è comparsa sulla porta dell’abitazione di Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, deportata a Ravensbruck come politica ma testimone dell’Olocausto.