Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Gallera: “Il 22 febbraio già sapevamo dei casi di Coronavirus ad Alzano Lombardo” | VIDEO

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 7 Apr. 2020 alle 10:43 Aggiornato il 7 Apr. 2020 alle 10:48

     

    Gallera: “Il 22 febbraio sapevamo già dei casi di Coronavirus ad Alzano Lombardo”

    Mentre il Governo e la Regione Lombardia si accusano a vicenda della mancata chiusura di Alzano Lombardo Nembro, i due comuni in provincia di Bergamo da cui si è in parte originato il focolaio di Coronavirus nell’intera Lombardia e su cui TPI ha condotto un’inchiesta (qui la ricostruzione completa della vicenda), stamattina – 7 aprile 2020 – durante il programma Agorà su Rai 3 è arrivata l’ammissione dell’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera: “Il 22 febbraio, ad Alzano, sono stati fatti tamponi su sospetti malati di Covid-19”.

    “Il virus – ha raccontato Gallera – è arrivato in Lombardia a fine gennaio e si è diffuso in maniera indisturbata per oltre 20 giorni. Le persone che arrivavano in ospedale avevano polmoniti pur senza aver avuto alcun contatto con la Cina o con cittadini cinesi. Nessuno quindi ha fatto tamponi a tutti coloro che semplicemente rientravano dalla Cina: oltre a questo, il protocollo diceva che per farli fosse necessario che i pazienti avessero sintomi da polmonite”.

    “Quando poi – ha proseguito l’assessore al Welfare lombardo – il 21 febbraio, alle 10 di sera, scopriamo un positivo che non aveva quelle caratteristiche cambia tutto. Il 22 anche ad Alzano iniziano a farsi i primi tamponi su situazioni anomale, in ospedale da qualche giorno, ma che non avevano le caratteristiche che facevano pensare al Coronavirus. Da lì, inizia la sanificazione dell’ospedale e il tracciamento dei contatti diretti. In quei giorni abbiamo fatto una quantità enorme di tamponi”.

    Le dichiarazioni di Gallera, qualora servisse ancora, confermano ulteriormente che ad Alzano Lombardo già il 22 febbraio c’erano sospetti casi di Coronavirus, confermati poi dagli esiti del tampone del 23 febbraio. Rimane quindi ancora inspiegabile perché, in un periodo in cui c’era persino un decreto legge che prevedeva la possibilità di rendere zona rossa anche i comuni con un solo contagio, Alzano (come anche Nembro) non sia stato isolato per non alimentare il contagio.

    L’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura della Val Seriana per punti:

    TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version