I social non sono tutti da demonizzare, non sono solo quelli delle pericolosissime challenge o degli youtuber disposti ad alzare al massimo l’asticella pur di ottenere qualche like (e qualche euro) in più, come la cronaca di questi giorni tragicamente ci ha mostrato. È possibile portare su queste app anche contenuti culturali e didattici, pur sempre con il sorriso, per aiutare i giovani nell’apprendimento o permettere ai più grandi di ripassare argomenti affrontati un tempo tra i banchi di scuola. Un esempio è certamente quello di Alessia Giandomenico, giovane docente precaria che durante il periodo del lockdown ha iniziato a creare questo tipo di contenuti, diventando popolarissima: il suo profilo TikTok “studiarefacileconale” è seguito da quasi 300mila follower. Ne abbiamo parlato con lei alla vigilia dell’inizio degli esami di maturità.
Cosa insegni e come è nata l’idea di creare questi profili?
“Ho 28 anni e faccio la supplente: insegno italiano, storia e geografia alle medie o alle superiori. Mi sono laureata subito prima del lockdown, quindi inizialmente ho avuto difficoltà a inserirmi perché le scuole erano chiuse. Durante la pandemia, quando tutti trascorrevamo gran parte delle giornate in casa e sui social, ho pensato di creare la mia pagina, per fare comunque qualcosa di utile. Produco contenuti culturali legati alle mie materie. Inizialmente ero presente solo su Instagram, poi ho aperto il canale su TikTok che in poco tempo è esploso. Mi fa molto piacere essere seguita non solo dai giovani, ma anche dai loro genitori, che possono così rispolverare alcune nozioni”.
@studiofacileconale♬ suono originale – StudioFacileConAle
Questi contenuti non vanno a sostituire lo studio tradizionale sui libri e in classe.
“Si tratta di una critica che a volte mi è stata fatta, ma io sottolineo sempre che quelli che fornisco sono come gli scheletri di un argomento, utili per ripassare o un punto di partenza per poi ampliare il tema tramite lo studio. Di certo trovare qualcosa di culturale sui social, mentre scrolliamo la home di Instagram o di TikTok, non può che fare bene. È un modo anche per rendere questi argomenti più vicini al mondo dei giovani e far capire quanto siano concreti e attuali”.
Hai ricevuto altri tipi di critiche per questa tua attività?
“Mi sono state mosse critiche non tanto per quanto riguarda la pagina, ma per il mio aspetto fisico, come se i follower mi seguissero solo per il mio lato estetico. Una sorta di body shaming al contrario. Inizialmente questa cosa mi ha fatto soffrire, ma poi ho capito che se anche per qualcuno dovesse essere realmente così, avrebbe comunque modo di approcciare a dei video culturali!”.
Quali possono essere i vantaggi, sia per lo studente che per l’insegnante, e come conciliare al meglio l’educazione tradizionale e i social?
“Consiglierei ai docenti di spiegare un argomento o un autore in maniera classica, e successivamente integrare con una parte social, che può attrarre i ragazzi. Per esempio ai miei studenti – dopo aver spiegato la poetica di Dante in modo tradizionale – ho chiesto di creare il canale social del poeta, sfruttando tutte le informazioni che avevano appreso. Dal lato dei ragazzi può essere utile prendere spunto da questi contenuti social per fare delle ricerche o come base per uno studio più approfondito”.
Come scegli gli argomenti da affrontare e quali sono i temi più apprezzati?
“In questo periodo di preparazione per la maturità sto creando molti video sui vari autori dati come papabili per la prima prova, perché potrebbe essere interessante per chi mi segue. Altre volte semplicemente scelgo argomenti che reputo utili, come il ripasso di regole fondamentali della grammatica o la corretta grafia di alcune parole. Tra i tipi di video che vengono più apprezzati ci sono sicuramente i quiz, per divertirsi ripassando”.
@studiofacileconale♬ suono originale – StudioFacileConAle
Che differenza c’è nell’approccio e nel linguaggio di due social come TikTok e Instagram?
“Su Instagram prediligo le grafiche, quindi è fondamentale la parte scritta, mentre su TikTok si tratta di video. Sono lavori completamente diversi e che richiedono tempo, visto che faccio tutto da sola. Dietro a ognuno di questi contenuti c’è un grande lavoro di sintesi e di scelta di quelli che possono essere gli aspetti più significativi da sottolineare, oltre all’utilizzo di grafiche che possano attrarre i follower”.
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Domani inizia la maturità: che consigli ti senti di dare ai ragazzi?
“Il mio consiglio è di non pensare troppo alla prova di domani. Oggi cercate di riposare, magari facendo una bella passeggiata. In ogni caso godetevi a pieno tutto questo periodo della maturità, che è la conclusione di un lungo percorso di cinque anni. Per questi ragazzi rappresenta anche l’inizio di una nuova fase della loro vita”.
Da insegnante precaria, come vedi il mondo della scuola?
“Dopo un lungo percorso di studi, per molti di noi si aprono le porte di anni di precariato. Mi auguro si trovi il modo per garantire un po’ più di stabilità a chi ama la scuola e vuole lavorarci”.