Alessandro, bambino stroncato da un tumore a 8 anni a Oriago di Mira
“Voleva vivere con tutte le sue forze e ha affrontato le cure con grandissimo coraggio”: è la commovente e dolorosa testimonianza di Valentina Celin, mamma di un bambino di 8 anni stroncato da un tumore dopo aver lottato tre anni contro la terribile malattia. A raccontare la storia del piccolo, Alessandro Sgambati, che viveva a Oriago di Mira, in provincia di Venezia, sono oggi i giornali locali, come La Nuova Venezia e Il Gazzettino, che riportano le parole dei genitori.
Il bambino era affetto da un neuroblastoma, una forma tumorale dell’età infantile, in molti casi difficile da curare. Si è spento ieri fra le braccia dei genitori, Valentina e Domenico dopo aver lottato fino all’ultimo.
“La malattia è sorta nel 2017 quando Alessandro era ancora all’asilo parrocchiale gestito dalle suore sacramentine di Oriago”, ha spiegato la mamma distrutta dal dolore a La Nuova Venezia. Il tumore si era subito presentato in forma grave, ma il piccolo non ha mai smesso di fare tutte le cose che fanno i bambini: giocare e divertirsi e stare accanto ai genitori. Nel corso del tempo non gli è mancata neanche la scuola.
“Le maestre della scuola elementare ‘Carlo Goldoni’ di Oriago”, ha spiegato ancora la mamma Valentina, “sono venute a fargli lezione tante volte in questi anni”. Alessandro “seguiva le lezioni poi anche nel reparto di oncoematologia infantile dell’ospedale di Padova con grande voglia di apprendere e andare avanti. Alessandro voleva vivere con tutte le sue forze e ha affrontato le cure come la chemioterapia con grandissimo coraggio. Amava il mare, le giostre”.
Il Gazzettino spiega che dopo l’estate del 2017 il bambino aveva accusato dei dolori muscolari alle gambe, inizialmente la famiglia aveva pensato a normali problemi legati alla crescita ma l’ipotesi fu poi smentita prima dalla pediatria di Dolo e poi quella di Padova. “Nonostante le cure – ha raccontato la mamma Valentina al quotidiano – Alessandro era sempre allegro e affrontava tutto con molta forza. Abbiamo sempre cercato di permettergli tutto, i giochi all’aperto e le corse anche se le sue condizioni di immunodepresso lo sconsigliavano. Sapevamo che il suo destino era segnato ma abbiamo preferito che Alessandro vivesse appieno ogni momento della sua vita, con la sua allegria e il suo coraggio”.
A stargli vicino vicino sono stati anche due fratellini gemelli e una sorellina più piccoli di lui. La notizia della scomparsa ha commosso tutta la cittadinanza di Oriago.