Il fratello e killer di Alice Scagni massacrato di botte in carcere: è grave
Alberto Scagni, fratello e assassino della sorella Alice, è stato sequestrato, minacciato di morte e massacrato di botte da tre compagni di cella.
L’uomo, condannato a 24 anni e 6 mesi in primo grado per il delitto della sorella, è ora ricoverato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure: non è in pericolo di vita anche se le sue condizioni sono gravi.
A denunciare l’accaduto, avvenuto nel carcere di Sanremo, è stato Fabio Pagani, segretario regionale Uil polizia penitenziaria Liguria, che racconta di un detenuto “noto alle cronache e di recente trasferito a Sanremo brutalmente aggredito in cella dai suoi coincellini (totali presenti in camera quattro), sequestrato e minacciato di morte, probabile per reati da lui commessi”.
Nella nota, inoltre, si parla di “una trattativa durata ore: solo l’arrivo del Magistrato di turno e del Direttore, che hanno disposto l’ingresso in cella della Polizia penitenziaria, con utilizzo della forza per salvare il detenuto aggredito brutalmente e sequestrato, hanno evitato morte certa (tentato omicidio)”.
Scagni era già stato aggredito da un suo compagno di cella lo scorso ottobre quando si trovava nel carcere Marassi di Genova: successivamente era stato trasferito nel penitenziario di Sanremo dove è stato vittima del pestaggio.