Alberto Antonello è uscito dal coma
Alberto Antonello ha riaperto gli occhi: il 19enne di Castelfranco Veneto che nella notte di giovedì 31 ottobre è entrato in coma dopo essere uscito di strada a bordo della sua Mercedes, si è risvegliato dopo cinque giorni. Nell’incidente la fidanzata 18enne Giulia Zandarin ha perso la vita.
Alberto ha chiesto subito di lei appena sveglio, ma per il momento nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che la ragazza non è sopravvissuta.
I due viaggiavano a bordo di una Mercedes, che è uscita di strada lungo la Treviso Mare a Musile di Piave alle 8 di mattina, dopo aver trascorso la notte di Halloween in discoteca.
L’incidente di Giulia e Alberto ha stravolto la comunità di Castelfranco Veneto, dove i due convivevano, e dove mercoledì mattina si svolgeranno i funerali di Giulia.
“Nessuna parola può essere esaustiva di fronte all’assurdità”, ha detto Franco De Marchi, il sacerdote che celebrerà la messa presso la Chiesa del Duomo.
“Era la mia unica nipote, una ragazza splendida e buona”, ha detto la nonna.
Alberto è il fratello di Andrea, ragazzo autistico alla cui storia è ispirato il romanzo di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non aver paura” e l’ultimo film di Gabriele Salvatore, “Tutto il mio folle amore”.
“Non bisogna criminalizzare mio figlio”, ha detto il papà di Andrea e Alberto, che ora è indagato per omicidio stradale.
Dai primi accertamenti è emerso che quella notte il giovane aveva bevuto, e che la sera prima era stato trovato in possesso di una piccola quantità di hashish mentre raggiungeva la discoteca “King’s” di Jesolo insieme alla fidanzata.
La polizia aveva fermato la sua auto per un controllo, e aveva multato Alberto perché a bordo dell’auto con lui c’erano altre cinque persone: la fidanzata e altri quattro amici, una persona in più rispetto al consentito. Al giovane la polizia aveva anche ritirato la patente per via della quantità di droga – mezzo grammo – che il 19enne portava con sé.
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