A bordo della Alan Kurdi l’esultanza dei migranti all’annuncio dello sbarco a Malta – “In un’ora arriveranno da Malta e prenderanno tutte le persone a bordo”. Sono le parole di un volontario della Ong Sea Eye, che annuncia ai migranti a bordo della Alan Kurdi l’imminente arrivo delle forze maltesi che li porteranno sull’isola. Uno dei naufraghi traduce per tutti e non appena i compagni apprendono la notizia inizia l’esultanza. Fischi, abbracci, sorrisi. Seppur stremati, il sollievo della notizia illumina il loro volto di gioia.
L’ok da parte di Malta è arrivato nel tardo pomeriggio del 7 luglio, circa tre ore dopo l’allarme della Ong Sea Eye che segnalava il collasso di tre persone bisognose di cure mediche. A bordo ci sono 65 migranti di cui 39 minori, soccorsi per miracolo nella mattinata di venerdì 5 luglio, mentre si trovavano a largo delle coste libiche su un mezzo di fortuna, senza gps e senza telefoni.
Alan Kurdi, l’esultanza dei migranti all’annuncio dello sbarco a Malta | La vicenda
Dopo il soccorso la nave era rimasta a stazionare vicino a Lampedusa per oltre 24 ore. Sabato 6 luglio, in tarda serata, ancor prima dell’ok maltese, la Ong prende la decisione di invertire la rotta verso Malta. Un ruolo in questa decisione potrebbe averlo giocato la polemica tra Salvini e il ministro dell’Interno tedesco Seehofer, intercorsa tra venerdì e sabato. La nave batte bandiera tedesca e questa volta il governo della Germania non può esimersi dal prendere una posizione.
Salvini cercava solidarietà nel ministro tedesco, che nel 2015 fu uno dei politici più duri nei confronti della politica di accoglienza della cancelliera Merkel, ma la risposta è stata picche. Seehofer ha chiesto al leader del Carroccio di cambiare linea in nome dei comuni valori cristiani. Alcune ore dopo la Alan Kurdi ha puntato verso Malta.
Il video dell’annuncio viene pubblicato dalla Ong intorno alle 21.00 del 7 luglio.
“Ce l’abbiamo fatta, nonostante i grandi ostacoli è stato possibile trovare una soluzione e i naufraghi soccorsi saranno portati in un luogo sicuro. Non sono tempi facili, ma continueremo a salvare vite”, scrive l’organizzazione su Facebook. I migranti sono finalmente sbarcati nonostante il no del Viminale dopo un primo tentativo di avvicinamento a Lampedusa. Saranno adesso redistribuiti in tutti i paesi europei.