Aerei tornano a volare a pieno carico, ma scoppia il caso bagaglio a mano
Dal 15 giugno 2020, con l’inizio della Fase 3 dell’emergenza Coronavirus, anche la vita negli aeroporti italiani è cambiata: gli aerei infatti tornano a volare sugli scali nazionali e internazionali a pieno carico, senza quindi restrizioni sul numero di passeggeri a bordo, ma allo stesso tempo scoppia il caso bagaglio a mano. Le nuove regole, infatti, impongono non soltanto l’obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata del volo e di non avere una temperatura superiore ai 37,5 gradi, ma anche il divieto di portare il trolley in cabina. Tutto viene mandato in stiva, per evitare al massimo i movimenti di passeggeri all’interno dell’aeromobile e quindi contatti con potenziale trasmissione del Covid-19. E’ consentito portare solo uno zaino di dimensioni ridotte, da riporre sotto il sedile. E non mancano le polemiche, soprattutto contro le low cost, dove i costi del bagaglio a mano in stiva in alcuni casi ricadono proprio sui viaggiatori.
Le nuove policy sui bagagli a mano rischiano dunque di comportare non pochi disagi per i passeggeri. Non soltanto perché, per forza di cose, dopo l’atterraggio dovranno tutti attendere che i nastri trasportatori dell’aeroporto restituiscano loro la propria valigia. Ma anche perché, nell’attesa, il rischio è comunque di creare assembramenti con conseguente rischio di contrarre il Coronavirus. Non va poi sottovalutato l’aspetto economico: come già anticipato, la preoccupazione dei consumatori è che le nuove regole che impongono il trolley in stiva vengano “sfruttate” dalle compagnie per applicare un sovrapprezzo.
Con le nuove regole si deroga dunque all’obbligo del distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aerei. Le compagnie aeree possono vendere tutti i biglietti a loro disposizione e non più soltanto la metà per lasciare un sedile libero tra un passeggero e l’altro. Tuttavia, l’aria a bordo viene rinnovata ogni tre minuti, i flussi sono verticali e vengono adottati appositi filtri in grado di garantire un’elevata purificazione dell’aria. A terra, invece, le regole di distanziamento rimangono le stesse: ai terminal si accede con percorsi differenziati e si mantiene la distanza di sicurezza. La stessa che si spera venga mantenuta in prossimità dei nastri trasportatori, quando ogni passeggero aspetta il proprio bagaglio a mano che non ha potuto portare con sé sull’aereo.
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