Adozione bambini single sentenza – Buone notizie per i single che intendono adottare un bambino.
La Corte di Cassazione, con un’ordinanza rivoluzionaria pubblicata il 26 giugno 2019, ha decretato che il criterio per assegnare un minore in adozione è il benessere del bambino, e che il fatto che un genitore sia in coppia, o la sua giovane età, non sono rilevanti se l’interesse preminente del minore è preservato al meglio da un single più adulto.
La coppia giovane composta da madre e padre sarà preferita alle altre, ma se si presentano condizioni differenti, l’adozione a un genitore single, definita “speciale”, è ammessa e fattibile.
La Cassazione si è espressa in merito al caso specifico di una donna single di 62 anni.
La signora aveva instaurato un rapporto di cura con un bambino di 7 anni, abbandonato subito dopo la nascita dai genitori. Il piccolo soffriva di tetraparesi spastica. Per merito della relazione positiva stabilita dai due, il bambino era stato affidato alla donna.
Ma i genitori si sono ricreduti, chiedendo la revoca dell’affido alla mamma 62enne.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17100, ha rigettato il ricorso, decretando che la donna, sebbene single e di mezza età, avrebbe meglio provveduto alla cura del minore.
Lasciare il bambino sotto la sua potestà significherebbe “salvaguardare la continuità affettiva ed educativa della relazione tra adottante e adottato (e non certo tra quest’ultimo ed i genitori naturali) come elemento caratterizzante del concreto interesse del minore a vedere riconosciuti i legami sviluppatisi con altri soggetti che se ne prendono cura”, scrivono i giudici Ermellini nella sentenza.
Quest’ultima è rivoluzionaria anche perché, per legge, la differenza d’età tra l’affidatario e il bambino non può superare i 45 anni, tetto che la donna supera di oltre 15 anni.
Adozione bambini single sentenza | Dati e tempi d’attesa
I genitori che attendono da anni un bambino in adozione possono sperare che grazie alla sentenza i tempi della giustizia si accorcino.
Generalmente la richiesta di affido scade dopo tre anni dalla presentazione della richiesta, ma il più delle volte questi trascorrono prima che si riceva una risposta.
Inoltre, i criteri stringenti fanno si che il numero di bambini che possono essere affidati superi di gran lunga la quantità effettiva di adozioni.
Tra il 2000 e il 2014, ci sarebbero state solo 1.397 adozioni a fronte di 10mila offerte, nonostante ci fossero circa 7 famiglie disponibili per ogni bambino dichiarato adottabile.
E i lunghi tempi di attesa avrebbero portato molte persone a desistere.
Secondo la Commissione Adozioni Internazionali (Cai), tra il 2016 e il 2018 c’è stato un notevole calo delle richieste: da 1.548 nel 2016 a 1.168 nel 2017. E nel 2018, a fronte di 67 minori adottabili, le adozioni sono state 30, cioè meno della metà.
Essere più flessibili rispetto ai criteri di adozione significherebbe dunque aumentare le possibilità per ogni bambino in cerca di famiglia di trovarne una, anche se non convenzionale.