Acqua alta a Venezia, il sindaco Brugnaro in lacrime
È commosso, addolorato per la sua Venezia martoriata dall’emergenza acqua alta. Ma deciso a fare il possibile perché la situazione torni alla normalità. In conferenza stampa con il governatore Zaia, il sindaco Luigi Brugnaro ha voluto ringraziare le persone che stanno dando una mano nell’emergenza acqua alta a Venezia.
Emergenza maltempo a Venezia, la conferenza stampa
“Tutti i cittadini e le imprese raccolgano materiale utile a dimostrare i danni subiti con fotografie, video, documenti o altro. Nei prossimi giorni comunicheremo le modalità precise per la richiesta di contributo”, ha detto Brugnaro, il quale ha annunciato che presenterà la richiesta di stato di crisi alla Regione Veneto, ai fini della successiva dichiarazione dello stato di emergenza da parte della presidente del Consiglio dei ministri.
Brugnaro ha paragonato la mareggiata con l’acqua alta a Venezia a quella del 1966, affermando che le stime dei danni sono molto ingenti. Si parla, infatti, di “centinaia di milioni di euro”. Il primo cittadino, poi, ha affermato che “Qui non muore una città, muore un intero Paese”.
Il sindaco ha poi ringraziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal quale ha ricevuto una telefonata, e invitato tutti a fare qualcosa al più presto perché “ci giochiamo la credibilità internazionale”.
Il riferimento di Brugnaro è ovviamente al Mose, il sistema che dovrebbe salvaguardare la laguna dalle maree, che “è stato iniziato e mai finito”.
“Servono delle risorse e delle idee chiare – ha aggiunto il sindaco – In rappresentanza dei cittadini mi chiedo, è possibile che non ci siano le fognature? Che ci sia un sistema antincendio fatto a metà?”
“Se il Mose ci fosse stato – ha inoltre dichiarato il primo cittadino – avrebbe evitato questa marea eccezionale, ecco perché va finito”.
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