Accuse di stupro a Ciro Grillo, l’amico della presunta vittima: “Dopo quella notte lei era un’altra”
Sul caso di presunto stupro della studentessa italo-svedese, Silvia, da parte di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia in Sardegna nel 2019, su cui ha indagato la procura del Tempo di Pausania prima di chiudere le indagini la scorsa settimana, emergono nuovi elementi. Come la testimonianza di un compagno di liceo di Silvia e della sua amica Roberta che riporta Repubblica.
Il ragazzo era con le due giovani, all’epoca diciannovenni, quella sera al Billionarie, in Costa Smeralda, e le avrebbe riviste anche due giorni dopo. Quando, ha raccontato a fine agosto 2019 ai carabinieri della compagnia Duomo di Milano e poi un anno dopo a Tempio di Pausania, “Silvia era sconvolta”.
Quella notte insieme a Silvia e Roberta era stato invitato al tavolo dei cinque amici della Genova bene. Dopo poco aveva visto Silvia baciarsi proprio con il figlio di Beppe Grillo, Ciro. “Ne ho parlato subito con Roberta, perché quei quattro tipi avevano un atteggiamento che non mi piaceva. Io non li conoscevo personalmente, li conosceva un nostro amico”, ha raccontato. Per il ragazzo “se la tiravano, facevano gli sbruffoni”.
Lui lascia il locale intorno alle tre e mezzo, quando Silvia e Roberta erano ancora con i cinque amici. “Sono andato via tranquillo, perché mi hanno detto che avrebbero preso un taxi per rientrare al bed & breakfast”, ha raccontato. Poi l’incontro due giorni dopo in piscina, quando Silvia non appariva più serena.
“Le ho chiesto come fosse andata la serata, ma mi ha fatto una faccia brutta, quindi ho capito che qualcosa era andato storto”. Chiede a Silvia se il bacio con Ciro Grillo avesse avuto un seguito. Lei risponde che sì, aveva fatto sesso con Grillo. “Prima mi hanno fatto bere mezza bottiglia di vodka”, specifica. “Continuavo a farle domande e lei continuava a non rispondere, ho intuito che c’era stato qualcosa di brutto. Allora le ho domandato: hai fatto sesso solo con Ciro?”. La 19enne non dà una risposta chiara.
“Ma mi ha fatto capire che aveva avuto rapporti anche con qualcuno degli altri. Le ho detto: vuoi che vada a menarli? Tutti, non solo Ciro. Mi ha detto di no”. Silvia si rivolge al centro antiviolenza della clinica Mangiagalli di Milano una volta tornata a casa, e il 26 luglio sporge denuncia ai carabinieri.
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