Saluti e cori fascisti ad Acca Larentia: un video ripreso da uno dei camerati presenti alla cerimonia e pubblicato in esclusiva da Tpi mostra il rito che si celebra ogni 7 gennaio nel quartiere Tuscolano di Roma, davanti a una delle sedi storiche dell’Msi. Il raduno è organizzato ogni anno da CasaPound in via Evandro per ricordare i tre giovani missini – Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni – morti il 7 gennaio 1978 durante gli scontri avvenuti nel quartiere Tuscolano, episodio simbolo degli anni di piombo e spartiacque della storia del fascismo in Italia. Anche nella serata di ieri, come avviene da oltre 40 anni, alcune centinaia di persone si sono messe in fila per partecipare al raduno.
Come mostra il video, i militanti del movimento neofascista erano disposti in file di 4 con le mani giunte dietro la schiena e tutti rigorosamente senza mascherina, sulla strada dove quel 7 gennaio i giovani esponenti del Fronte della Gioventù persero la vita mentre facevano volantinaggio in un raid rivendicato alcuni giorni dopo dal gruppo armato di estrema sinistra Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale. A sventolare sulla manifestazione, una grossa bandiera di Casapound, e le croci celtiche stampate sui muri della strada. Alle 17:45, al grido “Camerati presenti“, si sono levate le braccia tese, come saluto fascista ordina, sotto la stretta sorveglianza delle forze di polizia.
Il rito celebrato fuori dalla sezione di Acca Larentia è diventato negli anni uno dei più importanti per il neofascismo italiano, il principale appuntamento di piazza dell’estrema destra, che ne cementa l’identità e celebra l’appartenenza. La commemorazione dei caduti missini ha ricevuto sempre maggiore attenzione da parte dei media proprio per l’ostentata teatralità e la scenografia marziale in cui avviene il rito per i “camerati caduti”. Quest’anno assume ancora più rilevanza in un momento in cui i movimenti neofascisti hanno guadagnato consensi, legando la propria lotta politica al malcontento generato dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia, come ha dimostrato l’assalto alla sede nazionale della Cgil del 9 ottobre scorso, scaturito da una manifestazione No Vax ma portato avanti dai quadri di Forza Nuova e CasaPound.