Quasi il 60% degli afghani che sono stati costretti a lasciare le proprie case quest’anno sono bambini: secondo i dati diffusi dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Unocha) in Afghanistan, si legge sulla Bbc, dall’inizio di maggio più di 400.000 persone sono state registrate come nuovi sfollati a causa dell’intensificarsi dei combattimenti in tutto il Paese. In totale quest’anno sono stati sfollati quasi 550.000 afghani.
Intanto, l’Unicef denuncia che circa 10 milioni di bambini in Afghanistan hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere. Si stima che un milione di bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave quest’anno e, senza cure, potrebbero morire. Un numero stimato di 4,2 milioni di bambini non vanno a scuola, fra cui oltre 2,2 milioni di bambine. Da gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 2.000 violazioni gravi dei diritti dei bambini.
“Milioni continueranno ad aver bisogno di servizi essenziali” in settori quali salute, vaccinazioni contro poliomielite e morbillo, nutrizione, protezione, rifugio, acqua e servizi igienico-sanitari, ha aggiunto Henrietta Fore, direttrice esecutiva dell’Unicef, sottolineando che l’Unicef sta potenziando i suoi programmi salvavita per bambini e donne. “Speriamo di estendere queste operazioni in aree che in precedenza non potevano essere raggiunte a causa dell’insicurezza”.
La direttrice dell’Unicef ha infine esortato “i talebani e le altre parti a garantire un accesso sicuro, tempestivo e senza restrizioni affichè le agenzie umanitarie possano raggiungere i bambini che hanno bisogno di aiuto ovunque si trovino”. Nel fine settimana, l’Organizzazione mondiale della sanità(Oms) e l’Unicef hanno lanciato un appello per l’immediata istituzione di un ponte aereo umanitario per la consegna continua e senza ostacoli di aiuti in Afghanistan.