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    Il 4 novembre sarà la “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate”: via libera alla legge

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 28 Feb. 2024 alle 18:24 Aggiornato il 28 Feb. 2024 alle 18:25

    Via libera dall’Aula della Camera alla pdl che istituisce la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate per il 4 novembre, data in cui ricorre la fine della Prima guerra mondiale. I voti favorevoli sono stati 206, i contrari 104: già approvato in Senato nel luglio scorso, il provvedimento diventa legge. Attualmente tale ricorrenza veniva celebrata come ‘Giorno dell’unità nazionale’ ogni prima domenica di novembre.

    Per celebrare la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, si legge nel provvedimento, “le istituzioni nazionali, regionali e locali e gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’ autonomia scolastica, possono promuovere e organizzare cerimonie, eventi, incontri, conferenze storiche, mostre fotografiche e testimonianze sui temi dell’Unità nazionale, della difesa della Patria, nonché sul ruolo delle Forze armate nell’ordinamento della Repubblica, anche con riferimento alle specificità storiche e territoriali”.

    “Al fine di sensibilizzare gli studenti sul ruolo quotidiano che le Forze armate svolgono per la collettività in favore della realizzazione della pace, della sicurezza nazionale e internazionale e della salvaguardia delle libere istituzioni e nei campi della pubblica utilità e della tutela ambientale – si legge ancora nella proposta di legge – le iniziative degli istituti scolastici sono volte a far conoscere le attività alle quali concorrono le Forze armate nell’ambito del servizio nazionale della protezione civile, per fronteggiare situazioni di pubblica calamità e di straordinaria necessità e urgenza, in ambito umanitario, in caso di conflitti armati e nel corso delle operazioni di mantenimento e ristabilimento della pace e della sicurezza internazionale e negli ambiti di prevenzione e di contrasto della criminalità e del terrorismo nonché di cura e soccorso ai rifugiati e ai profughi”.

    Il via libera è stato accolto con soddisfazione dal ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Un giusto riconoscimento per chi serve l’Italia con sacrificio e coraggio”, ha scritto su X.

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