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    Oltre 100mila cani adottati durante la pandemia sono stati restituiti

    Credit: Pixabay
    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 10 Giu. 2022 alle 13:33

    Durante la pandemia di Covid c’è stato un autentico boom di adozioni di cani. Secondo un’indagine commissionata da Facile.it a EMG Different, sono circa 3,4 milioni gli italiani che, fra il 2020 e il 2021, hanno deciso di prendere con sé un cane. Peccato però che, finito il lockdown, oltre 117mila proprietari hanno cambiato idea restituendo l’animale al canile o affidandolo ad un’altra famiglia.

    Il 28,3% di chi ha preso un cane negli ultimi 2 anni ha detto di averlo fatto appositamente per alleggerire il lockdown e circa 196mila persone hanno ammesso di averlo preso solo per aggirare i limiti alla mobilità imposti dal governo in quel periodo (5,7%). Negli ultimi due anni sono più di 5 milioni gli animali adottati, considerando sia cani che gatti.

    Ma perché così tante persone hanno deciso di fare marcia indietro e “restituire” il cane adottato? Una volta finito il lockdown, si sono resi conto che l’animale diventava troppo complesso da gestire e quindi non lo volevano più (63%). In altri casi, invece, la decisione è stata presa a seguito di danni materiali causati dal cane (37%).

    “È un peccato che tanti italiani rinuncino alla gioia della compagnia di un cane o di un gatto per la paura dei danni che l’animale potrebbe causare”, sostiene Irene Giani, responsabile assicurazioni animali di Facile.It, “oggi esistono tante assicurazioni per cani e gatti che, con poche decine di euro all’anno, non solo mettono al riparo il padrone dai rischi economici legati all’esuberanza dell’animale ma possono anche assistere in caso di viaggio con i nostri amici a quattro zampe”.  “In un momento in cui stanno per cominciare le vacanze estive – aggiunge Giani – è importante saperlo per cercare di contrastare sempre di più il terribile fenomeno degli abbandoni”.

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