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La Vergine Maria diventa “trans”: la provocazione dell’ambasciatore Lgbt al Parlamento europeo

Credit: Instagram/Riccardo Simonetti
Di Antonio Scali
Pubblicato il 7 Dic. 2021 alle 16:26 Aggiornato il 7 Dic. 2021 alle 16:31

Fa discutere la provocazione di Riccardo Simonetti, attivista e ambasciatore speciale Ue per i diritti Lgbt, che si è fatto ritrarre nei panni della Vergine Maria in versione “trans”, con tanto di folta barba. La foto è apparsa come copertina del mensile berlinese queer Siegessäule, corredata dall’hashtag #merrychristmas. Nello scatto il blogger è apparso nei panni di Maria, con il velo azzurro in testa e un bambinello in grembo. Sullo sfondo una luccicante stella cometa.

In un’altra foto, l’attivista per i diritti Lbgt viene ritratto nella rappresentazione di una Sacra Famiglia gay friendly, con un san Giuseppe dalla carnagione scura avvolto in una veste rosa. “Se ignoriamo il fatto che Gesù non era bianco, potremmo credere che la Vergine Maria avesse la barba. Perché no?”, ha scritto su Instagram l’influencer e ambasciatore speciale Lgbt+ dell’Unione Europea.

Simonetti, italiano ma tedesco d’adozione, ha spiegato le ragioni del suo gesto al magazine tedesco che lo ha pubblicato in copertina: “Non si tratta per me di schernire le persone a causa della loro fede, ma di ricordare loro che nelle storie bibliche ci sono così tanti punti di domanda. Se Maria era vergine e ha avuto un figlio senza rapporti sessuali, allora possiamo immaginarla altrettanto bene come una persona non conforme dal punto di vista del gender. Chiunque può rivedersi in lei! Nessuno di noi hai il diritto di avere il monopolio su una determinata immagine di Dio!”.

Una posizione che fa discutere, soprattutto dopo le polemiche per le linee guida della Commissione UE sul linguaggio inclusivo, poi ritirate. E c’è chi dopo questa provocazione parla di sfregio alla religione. L’eurodeputato Jorge Buxadé, a capo della delegazione di Vox al Parlamento di Bruxelles, ha chiesto l’immediato licenziamento di Simonetti dal suo ruolo di “ambasciatore Lgbt” dell’Ue.

Commenti critici anche da parte di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. “Ma possibile che certa gente non riesca a rispettare nemmeno la Vergine Maria e il Santo Natale? Non è una simpatica provocazione, è un vergognoso insulto”, ha commentato il leader della Lega. “È così che un “Ambasciatore speciale Ue per i diritti Lgbt” pensa di costruire un’Europa più inclusiva? Non è sbeffeggiando la religione, offendendo i fedeli o cancellando il Natale che si tutelano diritti civili. Che triste teatrino”, ha scritto sui social l’esponente di Fratelli d’Italia.

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